Nicky Hayden all'autodromo di Imola
Rimini, 22 maggio 2017 - Il ritorno sul gradino più alto del podio «dopo due gare disastrose», e la riconquista del primo posto in classifica. Le Mans ha portato bene a Maverick Vinales, ma il pilota spagnolo ieri non è riuscito a festeggiare come avrebbe voluto. «È molto bello tornare a vincere, ma resta un giorno triste. Tutto questo è per Nicky Hayden, vogliamo che torni fra noi e gli andiamo un forte in bocca al lupo».
Il leader della MotoGp non è stato l’unico ieri a voler ricordare il pilota americano, che lotta tra la vita e la morte all’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena dopo l’incidente di mercoledì scorso in bici a Misano. Anche altri, a partire da Dani Pedrosa (terzo ieri a Le Mans) ha voluto fare gli auguri a ‘Kentucky kid’ e tutta la sua famiglia.
Purtroppo «permangono gravissime le condizioni di Hayden», recitava anche il bollettino medico diramato ieri dal ‘Bufalini’. Il quadro clinico per l’ex campione della MotoGp del 2006 resta invariato. La famiglia, nel frattempo, ha inviato la cartella clinica di Nicky in America, per avere il parere di alcuni specialisti: vuole fare tutto il possibile. Ma le sue condizioni purtroppo restano disperate.
Ieri intanto Moreno Maresi, l’avvocato a cui la famiglia di Hayden si è affidata dopo l’incidente a Misano, è andato sul luogo dell’incidente per un sopralluogo. Il pm ha già aperto un fascicolo per lesioni stradali a carico del 30enne di Morciano che guidava la macchina che si è scontrata con Hayden. E ha affidato a un consulente tecnico del Tribunale l’incarico di ricostruire la dinamica esatta dell’incidente avvenuto in via Tavoleto. Se è vero che l’auto stava percorrendo la strada principale, e Nicky si è immesso su questa da una strada laterale (via Ca’ Raffaelli), si vuole capire se la macchina procedeva rispettando i limiti di velocità. Altri elementi sono al vaglio del pm.
Dell'incidente ad Hayden si è parlato ieri anche a Quelli che il calcio, e l’attore Diego Abantuono, ospite della trasmissione, è intervenuto sulla dinamica. «Quella strada lì è proprio sotto casa mia, la conosco molto bene. Penso anche a quel poverino che l’ha messo sotto... Hayden arrivava da una stradina, all’incrocio ci sono le siepi». Insomma, la visibilità secondo Abantuono è molto scarsa per chi si immette in via Tavoleto in quel punto.