Riccione, messaggi hard alla studentessa. I genitori: "Abbiamo paura per nostra figlia"

Parlano il papà e la mamma della quindicenne che aveva la presunta love story con il suo professore

Il professore arrestato mentre viene portato via dalla questura per essere condotto in carcere

Il professore arrestato mentre viene portato via dalla questura per essere condotto in carcere

Riccione (Rimini), 2 febbraio 2018 - «Sgomenti e increduli». I genitori della 15enne che avrebbe avuto rapporti sessuali con il suo insegnante, hanno deciso di non fare domande alla figlia, almeno per ora. Il suo equilibrio psicologico, dicono, è molto fragile, al punto da essere seguita da uno specialista. Una bufera che ha travolto due famiglie, da una parte quella della ragazzina che non ha mai avuto il minimo sospetto, dall’altra quella del professore pesarese arrestato, dove la moglie lo difende a spada tratta, sicura che non può essere vero. 

«Non siamo a conoscenza dei fatti – dicono il padre e la madre della 15enne – perché l’indagine è ancora aperta e non vogliamo turbare ulteriormente nostra figlia con le domande. La prolungata esposizione mediatica di questa vicenda le sta procurando un grave turbamento. E’ necessario ricordare che nostra figlia è una vittima, minorenne d’età». 

Come tutti i genitori, ora si fanno mille domande, si chiedono dove e come è accaduto e se ci sono stati segnali che non hanno colto. Ma si rivolgono anche alla scuola, dove magari c’è anche chi punta il dito su una ragazzina di 15 anni, cercando attenuanti per il professore. 

«La delicata fase di crescita dai nostri figli che si svolge all’interno delle aule scolastiche – continuano – dovrebbe essere protetta e coadiuvata da una maggiore collaborazione tra i familiari degli alunni e la scuola. In ogni caso siamo fiduciosi e confidiamo nella solidarietà delle istituzioni e nell’aiuto degli altri genitori, per evitare che certi episodi si ripetano in futuro». Ma fanno anche un appello: «Con questo spirito confidiamo che chiunque sia a conoscenza di fatti utili a fare chiarezza su questa triste storia, non abbia timore di rivolgersi alla polizia o al nostro legale». 

L’avvocato Alessandro Sarti che li rappresenta non ha dubbi: «Tutto quello che sappiamo, lo abbiamo appreso dai giornali, ma si parla di avances da parte della giovane. Se così si tenta di alleggerire la posizione dell’indagato, non sposta invece nulla circa la sua responsabilità. Parliamo di una persona a cui la ragazzina era stata affidata. Di fronte a una 15enne che si professa innamorata di te, devi spiegarle che è una cosa sbagliata. Secondo le accuse che gli vengono mosse, ne ha invece approfittato. La condizione della giovane è molto fragile, e la nostra priorità ora è quella di restituirle la serenità, perché anche a livello scolastico c’è una grossa pressione. Lei è una vittima in questa storia, al riguardo non ci possono essere riserve. E alla famiglia è caduto il mondo addosso». 

Così come a quella dell’insegnante che crede invece alla sua versione. L’uomo, 46 anni, da martedì scorso è rinchiuso nel carcere dei Casetti, dopo che la Polizia l’ha arrestato poco prima che arrivasse a scuola. E’ accusato di atti sessuale con una minorenne, ma attraverso i suoi difensori ha già mandato a dire che quella ragazzina lui non l’ha mai toccata. Il file audio a luci rosse che lo incastrerebbe è stata una debolezza, oltre la quale non è mai andato. E questa mattina, lo ripeterà davanti al giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Giudicando quindi attendibile il racconto della 15enne la quale, sentita dalla Squadra mobile alla presenza di una psicologa, avrebbe invece raccontato nei particolari la sua storia d’amore con il professore. Racconto a cui si aggiungerebbe anche la testimonianza di un altro giovane studente, il quale avrebbe sostenuto di avere sorpreso i due in un’aula vuota, mentre si scambiavano effusioni che non lasciavano dubbi.