Profughi sotto tiro, bersagliati con bottiglie e rifiuti

Lancio di oggetti contro la struttura che ospita un gruppo di migranti. Il responsabile: "Episodio grave, speriamo resti isolato"

La frutta gettata contro le finestre, il gruppo dei profughi ospitati a Spadarolo e alcuni resti delle bottiglie di vetro lanciate contro l’ex scuola

La frutta gettata contro le finestre, il gruppo dei profughi ospitati a Spadarolo e alcuni resti delle bottiglie di vetro lanciate contro l’ex scuola

Rimini, 17 febbraio 2017 - Non è stata una semplice ragazzata. «Non era mai successo prima». Ha più il sapore di un’intimidazione l’agguato contro l’ex scuola di Spadarolo, dove sono ospitati una quindicina di profughi, tutti uomini. Qualcuno ha lanciato bottiglie di vetro, frutta e rifiuti contro le finestre dell’edificio al piano terra.

Per non essere visti, gli autori del vile gesto hanno scelto come bersaglio le finestre laterali, anziché quelle delle stanze che si affacciano sulla Marecchiese. L’episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, ma solo ieri è venuto a galla, anche se la cooperativa Centofiori (che gestisce la struttura) ha già presentato denuncia ai carabinieri nei giorni scorsi. Una denuncia per il momento contro ignoti, perché nella casa si sono accorti del fatto soltanto la domenica mattina.

«Purtroppo – conferma Gianluca Fabbri, responsabile del settore immigrazione per la cooperativa – nessuno fra i ragazzi e gli operatori ha visto o sentito nulla, durante la notte. La struttura si trova proprio davanti alla Marecchiese, e forse i rumori che arrivano dalla strada hanno ‘coperto’ quelli provocati dai lanci di oggetti contro la casa». L’ex scuola di Spadarolo è da anni che accoglie migranti. «Abbiamo iniziato il progetto cinque anni fa, nel 2012, e negli ultimi anni ci siamo concentrati sull’emergenza profughi – spiega Fabbri – Dal 2012 a oggi non si era mai verificato nulla di simile. Speriamo si tratti di un episodio isolato, ma lo riteniamo comunque grave».

I profughi che vivono a Spadarolo («attualmente ne abbiamo 15») non l’hanno ovviamente presa bene. «Sono rimasti dispiaciuti e sorpresi dall’episodio. Ma non sono spaventati – continua Fabbri – Con i residenti di Spadarolo finora non si sono mai verificati particolari problemi. Ci sono state alcune polemiche all’inizio, ma mai gesti eclatanti come quello che è avvenuto invece l’altra notte». Domenica mattina i ragazzi insieme agli operatori si sono rimboccati le maniche e si sono dati da fare per pulire. «Per fortuna – dice Fabbri – le finestre hanno resistito al lancio delle bottiglie. Non abbiamo registrati particolari danni». Ma resta la gravità di un episodio che anche a Palazzo Garampi non hanno voluto far passare sotto silenzio.