L'ex pugile Loris Stecca perde l’ultimo match. Dovrà tornare in cella

La Cassazione conferma la condanna a otto anni e cinque mesi

Loris Stecca alla cooperativa 'Poco di buono' (foto Migliorini)

Loris Stecca alla cooperativa 'Poco di buono' (foto Migliorini)

Rimini, 1 febbraio 2017 - Loris Stecca finisce per la terza volta al tappeto, ‘steso’ dai giudici. L’ex pugile dovrà tornare in carcere: ha perso anche l’ultimo round. Quello più importante. Lunedì scorso la Corte di Cassazione ha confermato le sentenze di primo e secondo grado: otto anni e cinque mesi di carcere per tentato omicidio. La pena inflittagli dal tribunale nel maggio 2015 (il pubblico ministero Paolo Gengarelli aveva chiesto cinque anni di reclusione) è stata confermata dalla Corte d’Appello il 31 marzo 2016. Ora la sentenza definitiva della Cassazione.

Il 27 dicembre 2013 nella palestra di Viserba dove lavorava come istruttore di boxe, l’ex campione del mondo dei supergallo ha aggredito con una coltellata all’addome la sua socia, Roberta Cester. La donna ha rischiato la vita. Se l’è cavata grazie alla sua corporatura robusta. Stecca è rimasto in carcere poco più di un anno. Poi i domiciliari. Ora dovrà tornare in cella, per scontare la pena residua.

Il computo esatto spetta alla Procura, al netto di quanto già scontato. Potrebbero rimanere all’ex campione meno di quattro anni. A ‘meno tre’ scatterà la possibilità di ottenere di nuovo l’affidamento in prova ai Servizi sociali. A Stecca potrebbero restare da trascorrere in cella tra gli otto e i dieci mesi. Quel che rimane potrebbe farlo in affidamento.

«Ma sono stime ipotetiche, sui computi deciderà la Procura», tagliano corto i legali del pugile, Piero Ippoliti e Luca Ventaloro. L’ordine di esecuzione del provvedimento è atteso a giorni. Attraverso i familiari, l’ex iridato aveva più volte chiesto di tornare ai ‘Casetti’. E’ stato accontentato. «Come ho sempre detto sono pronto a pagare per quello che ho fatto anche se non ho mai avuto intenzione di uccidere – dice Stecca attraverso la moglie, Fiammetta Feliciotti – ma non ci voleva proprio adesso che ho trovato un lavoro per tre mesi alla Grotta Rossa e durante l’estate come istruttore di boxe».

Da mercoledì scorso Stecca fa il magazziniere per la cooperativa ‘Poco di buono - prodotti biologici’. Sistema casse di frutta e verdura sugli scaffali e scarica i camion, 26 ore a settimana, sui 400-500 euro mensili di compenso. Un progetto di reinserimento seguito da Comune, Regione e Centro Zavatta. «Non solo per Stecca ovviamente ma per le famiglie che hanno necessità – spiega la vicesindaco Gloria Lisi – cerchiamo di attivare il ‘welfare delle capacità’ per il reinserimento sociale».