Rimini, blitz della Finanza. Sequestrate pistole a gas pericolose

Scoperti migliaia di abiti e gadget taroccati e 103 pistole a gas non a norma

I sequestri della Finanza

I sequestri della Finanza

Rimini, 13 gennaio 2018 - Nuovo maxi sequestro della Finanza in un centro di stoccaggio e vendita all’ingrosso della città, dove le Fiamme Gialle hanno scoperto 47mila prodotti falsificati e pericolosi.

Nel corso dell’intervento sono stati sequestrati 42mila capi d'abbigliamento, tra abiti e maglie delle squadre di calcio più famose, oltre a gadget vari, dove erano stati riprodotti marchi di alta moda. Nel mirino anche altri 5mila articoli privi del marchio CE, delle etichettature e dei documenti di origine, fabbricazione e funzionamento sicuro.

Tra questi c'erano anche 103 pistole a gas, sprovviste dei segni identificativi, dello specifico punzone, che ne certifica l’energia cinetica entro il limite consentito, e del numero della verifica di conformità attribuito dalle competenti autorità.  Questo tipo di pistole possono essere comunque pericolose e non possono essere detenute e usate da minorenni. Per questo motivo sono state sottoposte a perizia tecnica per accertare le caratteristiche funzionali.

I responsabili del magazzino sono stati denunciati per le ipotesi di reato di ricettazione e contraffazione e segnalati alla camera di commercio per le violazioni alla normativa in materia di sicurezza prodotti e di quelle previste dal Codice del Consumo, che prevedono l’irrogazione di multe che vanno da 516 a 25mila euro.

L’attenzione della Finanza è massima in quanto la contraffazione e il commercio di prodotti insicuri non solo danneggiano il mercato, ma possono mettere in pericolo la salute dei consumatori. Per questo motivo il Comando provinciale di Rimini sta dando forte impulso alle attività di contrasto a tali fenomeni e in questi ultimi giorni sono stati messi i sigilli a oltre 57mila prodotti. Altri 10mila articoli, tra giochi, abiti e coltelli, erano stati trovati in cinque attività di Rimini gestite da cittadini cinesi e del Bangladesh, nell'ambito dell'operazione 'Befana sicura'.