Cuoco gay, il ristoratore aggredisce l’inviato delle Iene

La rabbia in diretta: "Spegni la telecamera o te la spacco sulla testa"

Un fermo immagine del servizio delle Iene andato in onda giovedì:  l’inviato  e la troupe sono stati aggrediti dal ristoratore

Un fermo immagine del servizio delle Iene andato in onda giovedì: l’inviato e la troupe sono stati aggrediti dal ristoratore

Rimini, 21 febbraio 2015 - «Spegni la telecamera o te la spacco sulla testa». Si è trasformata in un violentissimo parapiglia, con tanto di minacce e spintoni, l’intervista dell’inviato delle ‘Iene’ Riccardo Trombetta al ristoratore riminese accusato di aver costretto un dipendente omosessuale a far sesso con una prostituta. Il servizio, andato in onda giovedì sera su Italia1, si apre con la testimonianza del cuoco riminese, che ripercorre dall’inizio la vicenda balzata alcune settimane fa agli onori delle cronache.

Per dimostrare la propria virilità, il giovane (che per tutta la durata del servizio rimane a volto coperto) sarebbe stato obbligato dal ristoratore ad avere un rapporto sessuale con una ‘lucciola’: rapporto che il cuoco alla fine, per non perdere il posto di lavoro, si sarebbe rassegnato a consumare. Nelle scorse settimane l’inviato del programma Mediaset era giunto in Riviera per ascoltare la versione del ristoratore. L’uomo, però, non ha affatto gradito la visita al suo locale. Nel filmato, si vede il gestore del locale scagliarsi rabbiosamente contro la troupe delle ‘Iene’, chiedendo di spegnere la telecamera. La situazione ben presto degenera: dalle minacce si passa all’aggressione vera e propria ai danni del cameraman, che viene strattonato, scaraventato a terra e costretto a lasciare la telecamera. Telecamera poi ridotta in pezzi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno idenficato il ristoratore.

Ai microfoni di Mediaset l’uomo, che nelle scorse settimane aveva denunciato per stalking l’ex dipendente, ha affermato di non avere «nulla in contrario contro i gay». La storia del cuoco aveva sollevato un’ondata di indignazione all’interno della comunità omosessuale del riminese. Tante gli attestai di solidarietà giunti a favore del giovane.