Parco giochi galleggiante, i bagnini: "Sarà il più grande d’Europa"

Intanto la commissione comunale affonda il maxi progetto

Il rendering  del parco giochi galleggiante che dovrebbe sorgere  a cento metri dalla riva. Secondo Mauro Vanni, presidente della cooperativa dei bagnini di Rimini sud sarà il più grande d’Europa

Il rendering del parco giochi galleggiante che dovrebbe sorgere a cento metri dalla riva. Secondo Mauro Vanni, presidente della cooperativa dei bagnini di Rimini sud sarà il più grande d’Europa

Rimini, 7 maggio 2016 - Per realizzarlo, i bagnini sono andati... fino in Cina. «Sarà qualcosa come non si è mai visto: il parco giochi galleggiante in mare più grande d’Italia e d’Europa». Ma prima di mettersi a gonfiare gli scivoli al largo, i bagnini riminesi dovranno attendere le autorizzazioni. Mancano ancora i permessi per i tre maxi parchi galleggianti in mezzo al mare, presentati da alcuni operatori balneari riminesi.

Dei tre, quello più grande è previsto nel tratto di mare tra i bagni 55 e 58. Il progetto è stato presentato da Le spiagge di Rimini, la società che dal 2015 riunisce 14 stabilimenti balneari tra il 47 e il 62, incluso quello gestito dal presidente della cooperativa bagnini di Rimini sud Mauro Vanni. Il parco si estenderà su una superficie tra gli 8mila e i 10mila metri quadrati, e sarà dotato di tunnel, scivoli, piattaforme.

Gli scivoli più alti arriveranno a un’altezza massima di 4 metri. «Se ce lo fanno fare, come speriamo, diventerà il parco giochi in mare più grande non solo in Italia, ma in tutta Europa – assicura Vanni – L’abbiamo fatto realizzare appositamente in Cina, perché in Italia non c’era nessuna azienda in grado di costruire un’attrazione del genere». Rispetto agli altri due parchi per i quali sono state avviate le richieste in Comune (uno è previsto tra i bagni 63 e 65, l’altro a Miramare nel tratto tra il 142 e il 145) quello progettato da Le spiagge di Rimini «sarà l’unico a formare una scritta con i gonfiabili stessi, ben visibile dall’alto».

Resta segreto per il momento il nome del parco, così come la scritta. I bagnini vogliono attendere di avere in mano tutte le autorizzazioni. Il parco sarà montato a meno di un centinaio di metri dalla riva, e sarà facilmente raggiungibile (come gli altri due) a piedi, senza dover ricorrere all’uso di pedalò o gommoni. L’ingresso «sarà a pagamento, e non potrebbe essere altrimenti – aggiunge Vanni – L’investimento che abbiamo sostenuto per realizzarlo è di quelli ingenti».

«Qualcuno – dice ancora il presidente dei bagnini – ci ha detto che eravamo dei matti a fare quest’operazione, dal momento che non sappiamo nemmeno se potremo ancora gestire in futuro le spiagge in futuro (si attende con ansia la sentenza della Corte europea sulle concessioni balneari). Noi siamo andati avanti comunque, convinti che la spiaggia di Rimini debba sempre offrire qualcosa in più».

I parchi giochi galleggianti saranno la grande novità dell’estate riminese. Ma prima ancora di essere montati, rischiano già di essere sgonfiati dalla burocrazia. Sì perché i progetti per le tre piattaforme hanno ricevuto l’altro ieri parere non favorevole dalla commissione per la qualità architettonica e del paesaggio.

La commissione - formata da architetti, ingegneri, geometri - non si è limitata a dettare varie prescrizioni, ma per ognuna ha indicato una serie di criticità. E adesso? «Ora toccherà alla Soprintendenza decidere se i parchi giochi si potranno installare oppure no», si limita a dire per ora l’assessore Roberto Biagini. I bagnini si aspettano un «sì» dalla Soprintendenza, che deciderà proprio in queste ore. Gli uffici del demanio marittimo del Comune di Rimini stanno facendo tutto il possibile perché alla fine arrivi l’agognata autorizzazione. E lo stesso Vanni resta fiducioso. «Ci saranno aggiustamenti e alcune modifiche da apportare rispetto ai progetti originali, ma noi confidiamo che alla fine arrivi il via libera».