Riccione, si spacca il Pd, quattro consiglieri fuori dal partito

A farne le spese il gruppo di Fabio Ubaldi, candidato a sindaco alle ultime elezioni

Fabio Ubaldi

Fabio Ubaldi

Riccione 1 ottobre 2016 - Spaccatura nel Pd riccionese. Dopo gli avvertimenti, i litigi e la richiesta di chiarimenti ai probiviri, a seguito della direzione di partito che si è tenuta venerdì sera è stata emessa la sentenza politica. I presenti hanno dato un taglio netto al rapporto che lega una trentina di iscritti tra cui quattro consiglieri comunali, che si erano polemicamente dichiarati autosospesi, e il Pd.

Per il segretario Marco Parmeggiani e il presidente della direzione Marino Masi: “Il Partito democratico riccionese ritiene tutti i firmatari il documento di autosospensione, ad ogni effetto non più iscritti al partito, decaduti da ogni eventuale organismo in cui erano stati eletti e quindi senza più alcuna facoltà di parlare in nome e per conto de Partito Democratico, nonché nell'uso del simbolo del Partito Democratico, formulando con questa comunicazione una formale, nonché sostanziale diffida in tal senso ai sensi di legge. Gli stessi si intendono decaduti da qualsiasi forma di legame con il Pd, ed ancor più in tal senso quanto sopra riportato ha valore per i 4 consiglieri comunali, Ulrike Bonfini Ulrike, William Casadei, Daniela Marchetti e Fabio Ubaldi, firmatari il documento autosospensivo”.

Ubaldi era stato il candidato a sindaco del partito alle ultime elezioni e ricopre il ruolo di capogruppo in consiglio comunale. Gli autosospesi da mesi si firmano come 'Democratica'.