Lucciola ricatta il padrone di casa: «Se non mi rinnovi l’affitto ti rovino»

Ma la ragazza sostiene che lui pretendeva molti ‘extra’

Prostituzione in città

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Rimini, 24 luglio 2014 - «O MI RINNOVI l’affitto o ti denuncio per sfruttamento». Un ricatto vero e proprio quello che una lucciola romena avrebbe messo in atto contro il suo padrone di casa che è andato a denunciarla. Una versione però diametralmente opposta a quella della prostituta che a sua volta accusa il proprietario di pretendere da lei e dall’amica, oltre all’affitto anche altri soldi. Era continuamente a batter cassa, giura, ben sapendo che lavoro svolgevano. La ragazza adesso è sotto inchiesta per tentata estorsione, ma sostiene di avere un asso nella manica, vale a dire una registrazione che svelerebbe le bugie del padrone di casa. 

LA DENUNCIA del riminese risale a qualche settimana fa, quando l’uomo si presenta ai carabinieri per raccontare di essere ricattato dalla sua affittuaria. Una ragazza romena che era in ritardo con l’affitto e che quando aveva scoperto che se ne sarebbe dovuta andare, si era presentata da lui minacciandolo. Se non le avesse rinnovato l’affitto dell’appartamento, gli aveva intimato, avrebbe raccontato alle forze dell’ordine che lui, ben sapendo che razza di mestiere faceva, aveva approfittato della situazione sfruttandola. A quel punto, l’uomo aveva deciso di andare a denunciarla, prima che lei mettesse in atto la minaccia e si ritrovasse nei guai. I carabinieri hanno aperto subito un’inchiesta, identificando non solo la giovane lucciola ma anche l’amica e ‘collega’ che utilizzava quell’appartamento. Qualche giorno fa la ragazza, difesa dall’avvocato Massimiliano Orrù, è stata convocata nella caserma di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, per essere interrogata. 

MA QUI la giovane romena ha fornito una versione che va in una direzione ben diversa da quella del suo padrone di casa. La ragazza sostiene infatti che l’appartamento in questione non è la casa dove lei vive abitualmente. Per lei, e per un’amica che fa il suo stesso mestiere, è soltanto una garconniere dove portano i clienti per consumare le prestazioni. Insomma, un luogo di lavoro per cui pagano un regolare affitto, con tanto di contratto. Ma, continua la lucciole, quei soldi al proprietario non sono mai bastati. Lui è perfettamente a conoscenza di cosa fa lei per vivere, e ha approfittato della situazione andando a batter cassa. Lo fa periodicamente, con una scusa o con l’altra chiede sempre altri soldi. Che siano per un’immaginaria bolletta o per le ennesime spese di condominio. E non si tratta di pochi spicci, visto che sottobanco in un solo mese tra lei e la sua amica, gli hanno allungato la bellezza di oltre 2.500 euro. Quattrini che non avevano e che hanno addirittura chiesto in prestito a uno dei loro clienti che, anche se non c’è da sperarci troppo, potrebbe testimoniare. La prostituta, da brava ragazza della strada, si è anche premunita, dice, e a scanso di equivoci ha registrato una conversazione con il riminese che può provare che lei dice la verità.