Costretta a fare sesso a tre dall'ex fidanzato

Vittima del ricatto una studentessa 20enne

Violenza (foto di repertorio)

Violenza (foto di repertorio)

Rimini, 29 dicembre 2015 - Costretta con la forza a fare sesso a tre, picchiata sul seno, filmata a sua insaputa e poi ricattata per settimane da quello che riteneva il suo fidanzato. «Se non soddisfi le mie voglie, diffondo le tue foto hard e i tuoi filmati di sesso on line», sarebbe arrivato a minacciarla il ‘moroso’, facendo sprofondare la vittima in una forte prostrazione psicologica. Sono stati mesi di vero incubo quelli vissuti da una studentessa poco più che ventenne, residente in un comune della provincia che si era invaghita di un 24enne albanese. La giovane ha trovato la forza di ribellarsi e di denunciare l’ex fidanzato e il suo complice. Infatti, il ragazzo e l’ amico di 28 anni (difeso dall’avvocato Giovanna Ollà) nelle scorse settimane hanno ricevuto l’avviso di conclusioni indagini. Le ipotesi di reato formulate contro di loro variano da violenza sessuale, a violenza sessuale di gruppo, a lesioni aggravate, atti persecutori, minacce, a interferenze nella vita privata procurandosi indebitamente immagini e filmati.

Tutto ha avuto inizio a fine 2013 quando la studentessa ha conosciuto l’allora 22enne albanese. I due si frequentano, nasce una relazione. Una sera i due si appartano in auto per un momento d’intimità, almeno così pensa la giovane. All’improvviso, però, il loro rapporto sessuale viene interrotto dall’arrivo di un terzo, un 28enne connazionale del fidanzato. Stando alle accuse, il terzo incomodo subito fa capire le sue intenzioni. A nulla servono le rimostranze della studentessa che non ne vuole sapere di fare sesso a tre. E’ lo stesso fidanzato che, prima le urla contro violentemente, poi la strattona in modo tale da costringerla a subire rapporti sessuali completi con lui ed il suo amico. Non contento, stando a quanto emerso durante le indagini preliminari, il fidanzato la colpisce con violenza al seno, le tira i capelli e le mette le mani al collo.

Ma il calvario per la studentessa non è terminato: nei giorni seguenti il ‘fidanzato’ albanese continua a molestarla, di persona e con messaggi e immagini porno per rifare altro sesso. Arriva a minacciarla di diffondere on line le sue foto hard e filmati di sesso, che, a insaputa della giovane, l’albanese aveva girato. La riminese è terrorizzata, ma non cede ai ricatti, non ha più voglia di uscire di casa, ha paura, vive in un perenne stato di ansia e di prostrazione psicologica. Alla fine riesce a confidarsi con un’amica e trova la forza di denunciare tutto. Nelle prossime settimane si saprà se e quando verrà fissata la data per l’udienza preliminare davanti al gup. I due indagati avranno così la possibilità di raccontare la loro versione dei fatti.