Finisce a ombrellate la lite tra due vicine per un cane

Alla fine il giudice ha condannato entrambe le rivali

Un doberman che gioca con un gatto

Un doberman che gioca con un gatto

Rimini, 2 marzo 2015 - Tutta colpa di un cane. Ma non di un cane qualunque, bensì di un dobermann. E due giovani donne, all’epoca dei fatti una di 30 anni e incinta, e l’altra di 27, sono finite in tribunale per una lite tra vicine di casa, finita dopo sei anni, con una condanna per entrambe per lesioni. La signora, allora al sesto mese di gravidanza, si è vista appioppare dal giudice di pace una multa di 800 euro mentre la rivale più giovane una sanzione di 1000 euro più il risarcimento da 1800 euro.

Era il settembre del 2009 quando due famiglie, che abitano in due villette confinanti iniziano a litigare per il cane di proprietà della signora incinta. Il cane, un dobermann, secondo l’accusa, non sarebbe stato tenuto alla catena. La ventisettenne se la prende con un uomo sulla sessantina, cardiopatico. Le parole diventano incandescenti tanto che il sessantenne si sente male. In suo aiuto accorre subito la figlia trentenne che è incinta di sei mesi. Dopo avere soccorso il genitore, la donna si scaglia contro l’altra ragazza. Le due signore se ne dicono di tutti i colori, con insulti e minacce di ogni genere. Anche il fidanzato della ventisettenne mette becco nella lite, ma è proprio la più giovane fra i litiganti la più agguerrita.

Stando a quanto ricostruito in tribunale, la ventisettenne rientra in casa e prende un ombrello. E, armata del parapioggia la ragazza si indirizza, in tutta velocità, contro la rivale incinta. Una parola di troppa e l’ombrello finisce sul collo e sulla testa della trentenne. Iniza così una battaglia legale con certificati medici e denunce incrociate fra le due famiglie. Alla fine il giudice di pace riunisce il tutto in un unico procedimento che vede imputate le due donne per lesioni, minacce ed ingiurie. Queste ultime due accuse cadono per entrambe le rivali mentre rimane quella per lesioni. La donna incinta (assistita dall’avvocato Cristiano Basile) viene condannata a una multa da 800 euro. Sanzione più pesante per la 27enne da 1000 euro più il risarcimento di 1800 euro perchè ha l’aggravante di avere colpito una donna incinta. Il tutto per un cane.