"C’è una bomba. Salterà tutto in aria"

Ex postino manda sms ad un collega. Panico per il falso allarme a Roma e Mestre

Un postino (foto di repertorio Torre)

Un postino (foto di repertorio Torre)

Rovigo, 18 ottobre 2014 - C’è una bomba nello stabile, a mezzogiorno salterà in aria il primo piano». Questa l’allerta arrivata ieri mattina sul cellulare di un funzionario del Cmp (Centro di Meccanizzazione Postale) degli uffici di Napoli. Un allarme con un unico sms per indicare due bombe, una alle poste dell’Eur a Roma e l’altra nella sede veneta di via Torino a Venezia-Mestre. Il messaggio è stato inviato al Cmp da una stazione di Venezia, per mano di un ex dipendente. Secondo prime indiscrezioni si tratta di un rodigino, poco tempo fa in servizio ad un ufficio postale della città. L’uomo, quarantenne e residente in provincia, avrebbe inviato l'sms per una sorte di vendetta nei confronti degli ex datori di lavoro. 

L’ipotesi è che ieri mattina sia salito a bordo del regionale diretto a Venezia e sceso in una stazione del capoluogo lagunare intorno alle 11. E proprio da questo punto ha lanciato l’allarme dal suo telefonino, con un messaggio diretto ad un ex collega del Cmp di Napoli. Un allarme che ha bloccato in pochi minuti tutta la capitale, mandando in tilt il traffico per l’intera mattinata. Gli uffici delle Poste dell’Eur sono stati evacuati e l’intera area dell’edificio è stata isolata. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco, artificieri e le unità cinofile. I successivi controlli però hanno dato esito negativo. Un centinaio i lavoratori costretti a scendere sotto il palazzo delle Poste di viale Europa. 

Minuti di panico che hanno bloccato mezza capitale per diverse ore. Gli autobus infatti sono stati deviati per accosentire il controllo a tappeto della zona. Nello stesso istante ha vissuto attimi di paura anche a Venezia. Il messaggio era infatti anche rivolto agli uffici delle Poste di via Torino, a Venezia-Mestre. L’allerta è scattata proprio durante l’ora più calda della giornata. Le forze dell’ordine hanno messo anche qui l’area in sicurezza. Dopo aver sigillato lo stabile delle Poste chiudendo tutte le strade che costeggiano l’area, gli artificieri hanno ispezionato i sotterranei dell’edificio. L’allarme è poi rientrato, dopo che le forze dell’ordine hanno assicurato che l’area era in sicurezza. Due città finite nel caos più completo nello stesso istante a causa di un sms inviato per mano di un rodigino che, forse, voleva vendicarsi di qualche sgarbo subito nel suo vecchio posto di lavoro. O forse non si era rassegnato di averlo perso definitivamente quel posto.