In kayak lungo il Po per i bimbi senegalesi

Il viaggio di Davide Posenato e Giuseppe Masili, che hanno percorso il fiume in canoa da Torino fino a Pila per raccogliere fondi

I navigatori Davide Posenato e Giuseppe Masili sulla loro kayak lungo il Po

I navigatori Davide Posenato e Giuseppe Masili sulla loro kayak lungo il Po

Pila (Rovigo), 1 maggio 2016 - Dieci giorni sul grande fiume, tra colpi di pagaia e coraggio, tra storie e volti che si affacciano sull’acqua. E’ la grande avventura di Davide Posenato e Giuseppe Masili, 36 anni, che sono partiti da Venaria Reale (in provincia di Torino) e sono arrivati ieri a Pila. La prua sempre avanti, puntata ad un grande obiettivo raccogliere fondi per permettere l’istruzione di 15 bambini senegalesi attraverso l’associazione Renken. Ieri ad attendere i due esploratori c’erano il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan, il vice sindaco Mirco Mancin e il comandante della polizia municipale Michela Trombin. «Mi ha contattato il sindaco di San Mauro Torinese, Ugo Dallolio, e mi ha chiesto di accogliere Posenato e Masili», spiega Bellan, mentre stringe la mano ai due navigatori.

All’incontro si sono scambiati i gagliardetti dei due Comuni e non è mancata la foto ricordo. Davide e Giuseppe hanno fatto questo percorso, che fa parte del progetto ‘Un Po in viaggio’, per raccogliere fondi per permettere l’istruzione di 15 bambini senegalesi attraverso l’associazione Renken. «Stiamo cercando di fare qualcosa di importante, un’impresa di cui un giorno ci ricorderemo», dicono i due giovani che erano compagni di scuola alle elementari. Poi si sono persi di vista e si sono ritrovati grazie a facebook. Ed è durante una vacanza con le famiglie, in una gelida notte montana, che Davide, impiegato e fotografo, ha un’idea che contagia Giuseppe, che, con un grande sorriso, sale a bordo. Il suo desiderio era di partire da Torino ed arrivare fino al Delta del Po in kayak. Giuseppe Masili, imprenditore, ha accolto l’idea di Davide e ha rilanciato con la proposta di navigare con una finalità benefica. Hanno tolto gli ormeggi il 20 aprile e alla fine c’è l’hanno fatta. «E’ stato un viaggio molto bello, lungo il Po abbiamo incontrato molte persone e storie. Il fiume è vita» hanno detto commossi quando sono arrivati a Pila.