La carica dei 500 contro il Parkinson

Tantissime adesioni alla corsa organizzata ad Adria per aiutare la ricerca FOTO

La corsa per il Parkinson

La corsa per il Parkinson

Rovigo, 20 aprile 2015 - Sono state circa 500 le persone che ieri mattina, ad Adria, hanno scelto di correre per la ricerca (FOTO). Sotto lo slogan ‘Corri per chi non può correre’, infatti, si è svolta la Run for Parkinson’s, corsa di beneficenza che si realizza in varie città del mondo per raccogliere fondi per la ricerca sul morbo di Parkinson. Ad Adria, ieri mattina, è stata organizzata dall’associazione Parkinson Rovigo & Amici e dal Gruppo Podisti di Adria. E il successo dell’iniziativa è stato evidente: tantissimi i podisti, o semplicemente i curiosi, che hanno voluto prender parte alla corsa non competitiva, divisa in tre percorsi da 3, 6 e 10 chilometri. Il tutto facendo del bene a sè stessi, con un sano allenamento, ma anche alla ricerca su questa malattia ancora poco conosciuta. Ai nastri di partenza, in piazza Cavour alle 9,30, tanti volti conosciuti. Tra questi, il sindaco di Adria, Massimo Barbujani, l’assessore allo sport Federico Simoni, l’avvocato Luca Azzano Cantarutti. Ma anche tantissime associazioni locali, come il gruppo alpini, la scuola Giovanni Pascoli di Adria, il gruppo ‘Passione nordic walking, gruppo cammino Adria Parkinson Rovigo’, il gruppo donatori sangue Fidas Polesana. E ancora tantissime famiglie, adulti, bambini, anziani, cani da compagnia.

Una curiosità L’atleta più anziano è stato Dario Tarroni, nato nel 1929, ben 86 anni fa, ma mai stanco di correre. Qualcuno poi ha voluto fare il giro del percorso in bicicletta, qualcun altro in pattini, altri ancora camminando. Perché l’unica regola, ieri mattina, era divertirsi e fare del bene.

La corsa è stata organizzata in varie città italiane, per ricoprire simbolicamente la distanza che separa la terra dalla luna. La quota d’iscrizione era di 5 euro, che comprendeva anche il ristoro finale e un pacco gara donato da alcuni sponsor. Tutto il ricavato è stato donato per la ricerca sul Parkinson e l’assistenza dei malati di questo morbo degenerativo, con il coordinamento dell’Ulss 19, partner dell’iniziativa. Una splendida iniziativa che ha unito sport e solidarietà, attirando l’attenzione di appassionati di sport e persone che volevano fare una sgambata in una giornata di sole. E dopo la fatica, sul volto dei tanti partecipanti è spuntato il sorriso, anche grazie alla simpatia del gruppo alpini che ha curato lo stand per rifocillarsi.