"Ecco come ho curato i bambini in Africa"

La giovane pediatra Martina Mazzocco è tra i protagonisti di una serie-documentario, in onda su TV2000

Il medico pediatra Martina Mazzocco

Il medico pediatra Martina Mazzocco

Rovigo, 14 febbraio 2017 - Cinque puntate per raccontare il continente africano dagli occhi di giovani medici e cooperanti. Questo lo scopo di “Ciao Mamma, vado in Africa”, serie-documentario che andrà in onda a partire da questa sera fino al 18 febbraio, su TV2000, dalle ore 19.30. Ogni puntata tratterà da vicino la storia di 9 ragazzi che, aderendo al progetto di specializzazione Jpo, hanno deciso di trascorrere un periodo di circa 6 mesi in diversi stati africani. Racconti emozionanti, fatti di difficoltà e grandi sfide, che spiegheranno che cosa ha spinto i protagonisti ad intraprendere simili esperienze. 

A curare le riprese e la regia il polesano Nicola Berti, da anni impegnato nel narrare il lavoro del personale di “Medici con l’Africa Cuamm”, la più grande organizzazione non governativa italiana che promuove e tutela la salute delle popolazioni africane. «L’idea di base è riportare le storie di questi 30enni che scelgono di misurarsi con una realtà completamente diversa da quella a cui sono abituati - spiega Berti -. Li ho seguiti da solo, cercando di rendermi invisibile ai loro occhi affinché potessero vivere e lavorare liberamente, come se la telecamera non esistesse. Ho potuto osservarli a 360 gradi, nella loro vita lavorativa e anche in quella privata. Non ci saranno cose artificiali o costruite». 

Protagonista della prima puntata sarà la rodigina Martina Mazzocco, specializzata in pediatria presso l’Università di Ferrara, partita per la Tanzania a febbraio del 2016 e rientrata nel mese di luglio. «C’è chi va in America e c’è chi va in Africa - afferma Mazzocco -. Io mi rendo conto di star bene quando non vorrei essere in nessun altro posto. Io qui, in Africa, sto proprio bene. Sono serena».  Lei, come gli altri suoi colleghi protagonisti della serie, ha dovuto affrontare la realtà africana prendendola di petto. 

Il contatto può essere molto duro: strumenti che oggi noi riteniamo essenziali là spesso mancano del tutto. I medici hanno a disposizione le proprie mani, spesso anche le medicine scarseggiano. Martina in particolare ha dovuto fare i conti con alti tassi di mortalità neonatale, casi di malnutrizione e di malaria. Situazioni che mai aveva affrontato prima, ma che l’hanno convinta a voler fare la sua parte per un continente fin troppo spesso dimentico. «Sono esperienze che ti cambiano profondamente - continua Nicola Berti - la vita è molto diversa. Ti insegnano tante cose. Ti permettono di vedere pezzi di un mondo che difficilmente ti immagini. E ti fa cambiare l’ordine di importanza che dai alle cose». “Ciao mamma, vado in Africa” è un progetto curato da “Medici con l’Africa Cuamm”, con la collaborazione di TV2000 e della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.