Calcio, Delta: ecco perché Visentini ha cacciato il ds Artico

Dopo la prima sconfitta di Rossi allenatore, è il diesse Fabio Artico a rimetterci la pelle..

L’EX DS Fabio ArticoDELTA PORTO TOLLE ROVIGO - ABANO 14.08.14 - FABIO ARTICO

L’EX DS Fabio ArticoDELTA PORTO TOLLE ROVIGO - ABANO 14.08.14 - FABIO ARTICO

DOPO la prima sconfitta di Rossi allenatore, è il diesse Fabio Artico a rimetterci la pelle. Ieri pomeriggio, infatti, è stato sollevato dall’incarico direttamente dal presidente Mario Visentini. Una decisione che arriva come un fulmine a ciel sereno, dopo mesi di intenso lavoro per costruire una squadra nonostante i dubbi legati alla categoria prima e allo stadio poi. Ma che il diesse pare prendere con estrema filosofia: «Torno a casa così come sono venuto: in silenzio. Ero venuto qui per lavorare, in modo trasparente e bene, per far vincere il campionato al Delta. Ma considerate le decisioni di ieri, da domani torno a casa. Non vivo certo questo stop come una tragedia, semmai una liberazione».

Non vuole dichiarare nulla Artico sui motivi che hanno spinto il presidente Visentini a esonerarlo. Ma a quanto pare, dietro a questa scelta si cela molto di più di una partita persa in campo. Pare infatti che la sua partenza sia stata dettata da alcuni malumori in spogliatoio, qualcuno che gli abbia remato contro fino al limite. Spezzando la corda. Probabilmente Artico cominciava a dare fastidio per alcune scelte e per l’importanza che esercitava dentro alla squadra. Tanto che promette «Nel caso dovessi tornare, prometto che tante cose cambieranno».

Un professionista del calcio, che preferisce tenersi le proprie opinioni piuttosto che raccontarle e chiudere definitivamente i rapporti con una squadra per cui si è speso e ha lavorato per tutta l’estate. «Ero venuto qui per lavoro, sono una persona seria. E ora vado via, a testa alta e in modo trasparente».

Insomma, pare proprio che il Delta sia stregato, considerata la serie di addii che si susseguono in società, e che spesso non si concludono in maniera così elegante. Basti pensare al caso di Ruben Buriani, ex diesse della squadra biancazzurra, che dopo aver chiuso i rapporti con i Visentini si è rivolto al tribunale per ricevere le proprie spettanze. Ma la scia di ‘ex’ è molto lunga. L’anno scorso Zuccarin, poi richiamato quest’anno con il ruolo di dt. Quindi l’allenatore Luca Tiozzo, esonerato dopo le prime sconfitte in campo. Verrebbe da dire che fa parte del calcio, che chi arriva prima o poi parte, e che è il risultato in campo a parlare e non i rapporti umani. Ma fa certamente pensare che basta così poco per allontanare una persona che solo qualche mese fa era visto come il salvatore di un’intera società.

Caterina Zanirato