Scatta foto hard con il prete e lo ricatta

Arrestato giovane marocchino: "Pagami o le pubblico online"

Un prete (foto di repertorio)

Un prete (foto di repertorio)

Rovigo, 19 novembre 2014 - Un episodio che ha creato molto scalpore quello che ha coinvolto un parroco di un paesino sulle sponde dell’Adige e che ha comportato l’arresto, martedì pomeriggio, di un 22enne marocchino per estorsione. Proprio martedì, infatti, il giovane è stato colto in flagrante dai carabinieri mentre stava richiedendo al parroco il pagamento di una somma di denaro per evitare che alcune foto hard, scattate durante un rapporto sessuale tra i due, venissero pubblicate su internet.

I fatti risalgono ai giorni scorsi. Il marocchino avrebbe scattato alcune fotografie con il proprio smartphone durante una relazione sessuale che ha intrattenuto con il parroco. Dopo qualche giorno, però, sono iniziate le richieste di denaro: «Se non mi paghi pubblicherò tutto su internet». Una cifra consistente, di 3.700 euro, da pagare subito e in contanti, pena la gogna mediatica.

Il parroco, però, non si è fatto intimorire. Nonostante la vergogna per quanto successo, ha subito sporto denuncia ai carabinieri, che gli hanno spiegato come fare per beccare il ragazzo in fallo. Martedì pomeriggio, quindi, i carabinieri hanno chiesto al parroco di dare appuntamento al giovane in chiesa promettendogli di pagarlo. E i militari si sono appostati dentro alla chiesa, aspettandolo.

E’ andato tutto secondo copione: il giovane si è presentato, ha richiesto al parroco la somma di 3700 euro per cancellare le foto dal telefonino e il prelato ha fatto il gesto di tirarli fuori. In quel momento, però, sono balzati i carabinieri che hanno messo le manette ai polsi del 22enne.

Ieri mattina, poi, si è celebrato il processo per direttissima a carico del giovane in tribunale a Rovigo. L’arresto è stato convalidato. Il giovane, difeso dall’avvocato Barbara Bisaglia, ha ottenuto però i termini di difesa e il processo si concluderà il prossimo tre dicembre. Nel frattempo rimane denunciato, con l’obbligo di dimora nel proprio paese di residenza, per estorsione ai danni del parroco.

Non è la prima volta che capita un caso del genere: solo una settimana fa, è stato rinviato a giudizio un altro ragazzo di origini marocchine, responsabile di un’estorsione ai danni di un parroco del basso Polesine, sempre con la minaccia di pubblicare online alcune fotografie ‘hard’ scattate durante un momento intimo tra i due.