“Ti uccido e poi mi ammazzo“. Poi cerca di strangolare e accoltellare la fidanzata

La polizia sfonda la porta ed arresta un giovane di 28 anni

L'uomo è stato bloccato dai carabinieri (foto d'archivio)

L'uomo è stato bloccato dai carabinieri (foto d'archivio)

Rovigo, 12 settembre 2014 - Era fuori con gli amici, come fa una qualsiasi ragazza di 30 anni la sera. Ma verso le 23 ha ricevuto una telefonata del suo ragazzo, su tutte le furie per quella sua uscita non «autorizzata».

E’ così corsa nell’appartamento dove vivevano, in corso del Popolo, per calmare le acque. Ma ad attenderla c’era lui, il suo compagno, 28 anni, di origine marocchina, che ha cercato prima di strangolarla e poi di accoltellarla alla gola. C’è mancato poco che il litigio della coppia, mercoledì sera, non si trasformasse in tragedia. Fortunatamente la Volante della polizia è intervenuta in tempo per bloccare il ragazzo e arrestarlo, con l’accusa di lesioni aggravate. Intorno alla mezzanotte di mercoledì, una voce femminile ha chiamato il 113 con tono allarmato, segnalando urla strazianti di donna provenire dall’appartamento di uno stabile in pieno centro, in corso del Popolo 58, sopra la galleria Rhodigium.

Gli agenti della Volante si sono immediatamente precipitati all’interno dello stabile e dopo pochi secondi hanno individuato l’abitazione al quarto piano, da cui provenivano le urla. Non c’era tempo da perdere e in pochi secondi i poliziotti hanno preso la decisione sfondare la porta e fare irruzione all’interno. In camera da letto hanno sorpreso l’uomo, Abdelilah Soussou, 28 anni, di origine marocchina e regolare in territorio italiano, che premeva un coltello da cucina sul collo già vistosamente escoriato di una giovane donna. «Io ti uccido e poi mi uccido anche io» la stava minacciando il giovane, accusandola di essere donna dai facili costumi a causa delle sue amicizie e uscite notturne. L’uomo, vistosamente agitato e in stato di choc, è stato bloccato. Disarmato, lui è stato arrestato in flagranza mentre lei, 30enne originaria di Ferrara, ma residente a Rovigo, vistosamente impaurita è stata soccorsa e trasportata in ospedale per le ricevere le prime cure.

La prognosi del pronto soccorso è di 14 giorni. Secondo i vicini di casa, non è la prima volta che tra i due scoppiano violenti litigi. Entrambi incensurati e disoccupati, spesso le loro grida si sentivano in tutto il condominio. Nella tarda mattinata di ieri, l’arrestato, è comparso innanzi al giudice che ha convalidato l’arresto per lesioni aggravate. L’uomo, quindi è stato rimesso in libertà con il divieto di avvicinamento alla dimora in cui conviveva con l’italiana. Il 17 ottobre si ridovrà presentare nell’aula del tribunale di Rovigo, difeso dall’avvocato Barbara Destro.