I truffatori ci riprovano, ma la nonnina li mette in fuga

Un’anziana non ha creduto al malvivente che si è presentato alla sua porta fingendosi avvocato e ha chiamato la polizia

L’uomo ha detto all’anziana che suo figlio aveva avuto un incidente e che aveva bisogno di assistenza legale

L’uomo ha detto all’anziana che suo figlio aveva avuto un incidente e che aveva bisogno di assistenza legale

Rovigo, 1 giugno 2016 - Suona alla porta fingendosi un avvocato e le racconta la ‘solita storia’ di un incidente accaduto al figlio che necessita quindi di un avvocato, ma l’anziana signora vittima della tentata truffa non ci crede e chiama immediatamente la polizia.

È andata decisamente male, questa volta, al truffatore che si è visto letteralmente sbattere la porta in faccia ed è stato costretta a darsela a gambe prima dell’intervento delle forze dell’ordine. La coraggiosa nonnina non ha creduto neanche per un secondo all’uomo: se fosse successo qualcosa a suo figlio di certo non lo avrebbe saputo in questo modo. Non si è spaventata e, al contrario, ha preso in mano il telefono e ha chiamato il 113 avvisando la polizia di quello che stava succedendo.

Da mesi episodi di questo genere succedono sempre più spesso: i truffatori che per lo più si fingevano tecnici del gas per entrare nelle case degli anziani e derubarli di tutti i loro averi, da tempo hanno messo a punto un tanto ingegnoso quanto crudele metodo per raggirare gli anziani, balzato alla cronaca come la ‘truffa del finto avvocato’.

Di recente, la squadra mobile aveva arrestato un napoletano, probabilmente appartenente ad una banda che sembrerebbe essere specializzata proprio nei furti con raggiro ai danni degli anziani. La truffa in questione, si compone di due fasi: nella prima, l’anziana vittima viene avvisata di un (ovviamente inventato) incidente accaduto al figlio o a un parente, nella seconda, forte dello shock provocato, il truffatore si finge un avvocato che ha bisogno di soldi per poter seguire le urgenti pratiche legali della questione.

Chiede quindi un anticipo, in contanti o gioielli, e sparisce poi nel nulla. Questa volta però ai truffatori è andata male: l’anziana infatti ha riconosciuto la truffa avvisando immediatamente le forze dell’ordine, che sono subito intervenute venendo così in possesso di elementi utili sui quali indagare. Un esempio da seguire: da mesi polizia e carabinieri infatti cercano di mettere in guardia gli anziani su questa ed altre tipologie di raggiri.