
La consegna in occasione della trentunesima edizione del velista dell’anno a Villa Miani a Roma: "Voglio trovare una barca per regatare anche con Claudia" .
L’anconetano Alberto Rossi ha vinto il premio Armatore-Timoniere dell’Anno in occasione della trentunesima edizione del Velista dell’Anno di Federvela che si è tenuta mercoledì sera a Villa Miani a Roma. Il premio gli è stato assegnato con la seguente motivazione: "per aver dimostrato di regatare con classe, rigore e passione, consacrando un percorso di eccellenza costante al massimo livello della vela internazionale". Nella serata finale Alberto Rossi, campione mondiale 2024 di Melges 32, ha superato la concorrenza di Sofia Giondi, campionessa Europea J/70 2024, e di Massimo Romeo Piparo, armatore dell’anno 2024 Uvai. Rossi aveva già vinto il premio nel 2019.
Alberto Rossi, quanta soddisfazione nel ricevere nuovamente questo premio a distanza di sei anni?
"E’ sempre un gran momento. Perché l’evento del Velista dell’Anno è bellissimo, sia in termini organizzativi che di contenuti, molto partecipato, e si svolge sempre in una location meravigliosa, da cui si ammira tutta la città. Ero con mia moglie, mi avevano avvisato che ero tra i tre finalisti. Avendo già vinto il premio non pensavo di vincerlo di nuovo, se non altro perché mi era stato già assegnato. Invece alla fine l’unica valutazione è stata sportiva, e la giuria me lo ha assegnato per i due mondiali consecutivi vinti nel 2023 e 2024. Nella storia del Melges 32 c’erano stati solo altri due casi di velisti che avevano vinto per due anni di seguito, ma nessuno era italiano. Una doppia soddisfazione, dunque, aggiudicarmi il titolo ed essere il primo italiano ad aver centrato questo risultato".
Diceva una serata molto partecipata.
"Insieme a me hanno premiato diversi vincitori, e poi c’erano tantissimi giovani ma anche giovanissimi, il vivaio dei nostri campioni della Federvela, in tutto 139 ragazzi, un bellissimo colpo d’occhio ma anche una soddisfazione nel constatare che la Federvela sta facendo un grande lavoro".
Sette titoli iridati, due col Melges 32, uno col Farr 40 e quattro di vela d’altura. Un grande Enfant Terrible.
"Il doppio titolo mondiale nel Melges è una profonda soddisfazione. In questa classe ho iniziato a navigare nel 2022, nel primo anno siamo arrivati secondi al Mondiale, nel secondo e nel terzo abbiamo vinto. Merito di un equipaggio solido, forte in tutte le classi, la conferma della polivalenza della nostra squadra. Un bel segnale, significa che il team funziona, significa che la decisione che ho preso da tantissimi anni, creando un gruppo coeso che si capisce con uno sguardo, una politica che seguo anche in azienda, è quella giusta".
Per cosa si sta preparando ora?
"Mi sono preso un anno sabbatico, ho talmente tanti progetti e impegni in ambito industriale che mi voglio dedicare a questi e ai miei nipoti. In barca ci andremo, ma in crociera. Per il prossimo anno mi sto guardando intorno, ho l’idea di trovare una barca per regatare anche con Claudia. Mi piacerebbero classi molto partecipate, con tante presenze internazionali, per tornare a navigare come facevamo sul Farr 40, su campi di regata di dimensione mondiale".