Amazon, sindacati in campo "I lavoratori siano tutelati"

Cgil, Cisl e Uil chiedono di essere coinvolti nel processo che porterà all’aumento del 10% dell’occupazione in Vallesina: "Si discuta col territorio".

Amazon, sindacati in campo  "I lavoratori siano tutelati"

Amazon, sindacati in campo "I lavoratori siano tutelati"

Il giorno dopo la posa della prima pietra del mega hub all’Interporto è carico di soddisfazione ma anche preoccupazione per l’insediamento Amazon e i mille posti di lavoro promessi dal colosso americano. I sindacati chiedono di essere coinvolti a tutela dei lavoratori. Il nuovo polo logistico comporterà secondo i piani un aumento dell’occupazione del 10% in Vallesina dove gli occupati oggi sono 100mila. Ieri se n’è discusso a palazzo della Signoria nel corso del convegno, promosso da Cgil e Istituto Gramsci.

"I dati – ha spiegato Marco Bastianelli, segretario Cgil Ancona – ci parlano di una crescita, tra disoccupati e inoccupati, di oltre il 10% fra 2022 e 2023. Oltre 3mila i soggetti coinvolti dal programma Gol (Garanzia Occupabilità Lavoratori). Chi lavora ad Amazon non godrà certo di retribuzioni alte e, in molti casi, sarà anche soggetto a una, perlomeno iniziale, precarietà occupazionale che costringerà, per esempio, a soluzioni abitative a basso costo. Questi lavoratori non possono essere lasciati soli".

La Cgil Ancona chiede "un tavolo di pilotaggio permanente con gli enti locali più coinvolti e le forze sociali". Al summit di ieri erano presenti anche il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, Michele Delle Rose, segretario nazionale Filt e Carlo Carboni, docente dell’Università Politecnica delle Marche. "Un grande lavoro – sostengono dalla Cgil - attende il sindacato, a partire da orari e organizzazione dei cicli, per tutelare la dignità e qualità del lavoro. La Regione, innanzitutto attraverso i Centri per l’Impiego, può svolgere un ruolo fondamentale di anticipazione dei processi di selezione e formazione, almeno per una bella fetta di futuri occupati".

"La posa della prima pietra del complesso Amazon in Vallesina è un fatto importante perché interrompe la tendenza che vede la nostra regione essere oggetto di abbandono da parte di multinazionali - commenta Giorgio Andreani (Uil Marche) -. Un evento che può modificare profondamente i connotati del nostro territorio. Occorre però, affinchè il tutto sia veramente efficace, che i cambiamenti non siano subiti ma vengano governati partendo in primo luogo dal coinvolgimento del sindacato, che può avere un ruolo determinante. L’Italia è l’unico Paese in cui Amazon ha riconosciuto le rappresentanze interne dei lavoratori come interlocutori. Grazie ai sindacati i lavoratori hanno la possibilità di discutere sia si sviluppo del territorio e sia di aspetti più tecnici come orari di lavoro e salario".