Banca Marche, Jesi si imbavaglia in diretta tv: "Siete barbari feroci"

Rabbia durante il collegamento con la trasmissione ‘Piazza Pulita’

Banca Marche, in piazza i risparmiatori si sono ‘imbavagliati’

Banca Marche, in piazza i risparmiatori si sono ‘imbavagliati’

Jesi (Ancona), 18 dicembre 2015 - «Siete barbari feroci ..poi avete festeggiato alla Leopolda». «Chi non ha rispetto dei morti mi fa schifo.

Ceriscioli il 23 luglio 2015 incontra Visco e commenta: ‘Clima positivo e di fiducia’». E ancora: «Non vogliamo l’elemosina di Stato, rivolgiamo i nostri soldi». «Ci avete derubato di tutti i risparmi».

Sono solo alcuni degli slogan impressi sui cartelli. La rabbia degli azionisti beffati ha vinto anche il freddo, ieri sera, in piazza della Repubblica dove sono approdate le telecamere di ‘Piazza Pulita’, il programma di La7, in collegamento con Corrado Formigli. Azionisti imbavagliati, sciarpa o fazzoletto in bocca, davanti alle telecamere, in prima fila il presidente degli azionisti privati Bruno Stronati: «Siamo imbavagliati –ha spiegato Stronati davanti al Pergolesi, in diretta – perché questo decreto ci impedisce di parlare e difenderci, di dire che non siamo speculatori. Abbiamo investito perché lo sentivamo un nostro dovere verso la Regione, di rafforzare l’economia di questo territorio. Ci dicevano che le azioni erano più che mai sicure».

«Tutti a casa – incalza Marco Mariotti di Pesaro –, ci hanno fregato. Hanno massacrato l’Italia centrale. Questa legge è una porcheria».

La piazza è infuriata ma il collegamento ha i minuti contati: «Se non ci fate parlare ce ne andiamo» minaccia qualcuno messo a dura prova dal freddo. Mariano Giuliodori ha un diavolo per capello, ha perso 75mila euro in azioni e «dopo la beffa l’inganno»: «Dobbiamo pure pagare l’imposta di bollo, perchè le azioni sono state azzerate non annullate. Dunque pur non avendo più un euro ci dobbiamo pagare le tasse».

A pochi minuti dalle 23 l’ultimo grido da Jesi. «Non vogliamo soldi dello Stato – commenta l’avvocato Corrado Canafoglia (Unione consumatori) – i soldi stanno nei crediti inesigibili ridotti al 17% e finiti nella bad bank. Vogliamo sapere chi farà gli affari, perché i risparmiatori col sedere per terra la prima fregatura l’hanno presa dagli ex amministratori della banca, la seconda la prenderanno da chi comprerà la banca».

«E’ ora di finirla – aggiunge un altro risparmiatore– Siamo gente onesta. Io e mia moglie abbiamo investito la buonuscita e perso 50mila euro. Le azioni ce le ha suggerite il nostro direttore di banca al mare: diceva fosse un affare ci siamo fidati». Ma c’è anche chi ha perso di più, si parla di un milione di euro. E’ Giampiero un imprenditore: «Lo facciamo noi un fondo per recuperare quei miliardi». «Qualche errore ci sarà stato –conclude Fomigli prima di tornare a parlare della mozione di sfiducia del ministro Boschi– ma anche autentiche truffe».