Altro giro (di vite), altre denunce e sanzioni per gli abusivi del comparto ricettivo. A Natale la Polizia di Stato ha effettuato una nuova stretta, assieme alla Polizia locale. I controlli amministrativi sono stati coordinati dal vicequestore Paolo Arena ed hanno interessato bed and breakfast, affittacamere e case vacanze. Dalle verifiche in rete ai sopralluoghi.
A finire nel mirino un B&B del centro. Durante l’accertamento, la titolare era assente e una sua parente non ha saputo mostrate alcun titolo autorizzativo per l’attività esercitata tramite la piattaforma Airbnb.
È stato mostrato un atto di affitto per un periodo di quattro anni di un locale posto al primo piano. Alla richiesta di mostrare le autorizzazioni per esercitare l’attività extra-alberghiera, invece, ha riferito di non averne. È stata quindi contattata la titolare, che ha spiegato di aver avviato l’attività ricettiva nel marzo scorso e di aver presentato la Scia al Comune a ottobre. Tra le violazioni rilevate, l’assenza di credenziali di accesso al sito alloggiati web e al portale Ross 1000 regionale, la mancata comunicazione dei nominativi degli alloggiati nella sua struttura e l’omessa indicazione sulla tassa di soggiorno. Motivi per i quali è stata deferita e multata per 216 euro.
Inoltre, dopo l’ispezione, alla donna è stato intimato di sospendere i servizi fino alla regolarizzazione dell’attività. È risultato irregolare anche un appartamento ad uso turistico nella zona periferica.
L’attività, avviata a luglio 2023, aveva già ospitato circa cento persone. Il titolare, un 43enne jesino, non era in possesso delle credenziali per l’accesso al sito della Polizia inerente agli alloggiati e al portale Ross 1000, oltre a non aver comunicato gli ospiti all’autorità di pubblica sicurezza. La Scia era stata presentata il 18 dicembre. Non è risultata corrisposta la tassa di soggiorno a carico degli ospiti. Stessa sorte: deferito e multato per 216 euro.