Blocchi e tensioni: traffico caos

Prima alla Zipa poi in via Marconi. Ma il porto resta sempre operativo

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di Pierfrancesco Curzi

In 200 anti Green pass bloccano la circolazione stradale alla Zipa nella prima mattinata e poi un pugno di irriducibili tiene sotto scacco la città, guardati a vista da uno schieramento di polizia deciso, ma cauto nell’intervenire. Cronaca di una giornata ad alta tensione a causa della manifestazione apartitica dei movimenti contro il vaccino anti-Covid e il Green pass che si sono aggiunti ai lavoratori lasciati fuori dalle rispettive aziende nel primo giorno di vita del decreto legge che rende obbligatorio il certificato verde per entrare al lavoro. Il risultato è stato uno stop di quattro ore all’ingresso a nord dello scalo. L’iniziativa non ha compromesso l’operatività del porto, causando però problemi alla viabilità, in entrata e in uscita, con tir e auto fermi per ore.

Una giornata scattata all’alba alla Fincantieri dove si sono radunate alcune decine di operai sprovvisti del Green pass. Il timore che potesse succedere qualcosa nell’area del grande cantiere navale è stato subito fugato. L’azienda triestina ha disposto controlli ferrei all’ingresso. Una parte di quei lavoratori ha poi raggiunto il fronte principale della manifestazione di dissenso alla Zipa. I promotori e gli aderenti all’evento si sono radunati su un fianco di via Mattei, davanti al Crn, già prima delle 7. Una manifestazione non autorizzata che tuttavia, almeno inizialmente, non sembrava prefigurare una deriva fuorilegge. Alle 8,30 il primo step del dissenso. Complice un autotrasportatore marchigiano diretto al porto dopo aver prelevato materiale alla cava Gola della Rossa, auto-bloccato in mezzo alla sede stradale quasi fosse un segnale convenuto, i manifestanti hanno invaso tutta la sede stradale, dando il via a sei ore di caos viario in città. Guardati a vista dalla polizia, con Squadra mobile e Digos schierata, i manifestanti non hanno concesso ad alcun mezzo di transitare. A quel punto la polizia locale ha dovuto fermare l’accesso alla Zipa chiudendo la rampa lungo la Flaminia all’altezza della frana Barducci. I mezzi in uscita sono stati convogliati sul by pass del porto e poi immessi nel traffico ordinario.

In due ore l’area dagli Archi alla Palombella, compresa la stazione ferroviaria, si è intasata di tir. I problemi maggiori in entrata, con code lunghissime fino all’abitato di Torrette. Nella zona del presidio, alla Zipa, a parte alcune scaramucce con autotrasportatori e automobilisti contrariati dal blocco stradale, non ci sono state tensioni e la mattinata è filata via tra discorsi e cori contro il Green pass. Poco dopo le 11 i manifestanti hanno sciolto il blocco sfilando in corteo fino al Mandracchio per una prima sosta, anche lì non senza disagi.

Il peggio però doveva ancora venire. Sempre senza alcuna autorizzazione, simpatizzanti dei movimenti e lavoratori sospesi hanno pensato bene di ‘invadere’ via Marconi e di piazzarsi proprio nel cuore della strada a quattro corsie a metà strada tra la rotatoria della galleria San Marino e piazzale Italia. Da mezzogiorno alle 14, i manifestanti hanno iniziato un teso faccia a faccia con la polizia in assetto antisommossa. Ogni tentativo di superare il cordone di agenti per sfilare in corteo fino al centro di Ancona è stato fermato. Un manifestante è stato portato via dalla polizia per oltraggio a pubblico ufficiale, altri sono stati segnalati e per loro potrebbe scattare una denuncia. Col passare del tempo il fronte ‘no Green pass’ si è andato assottigliando e dai 200 della Zipa ne sono rimasti una trentina, convinti dalla polizia ad andarsene. Alle 14,20 la circolazione lungo via Marconi, e dunque nel resto della città, è stata ripristinata regolarmente.