Camerano, Giacomo visitato il giorno prima della morte. "Malattia causata da un virus"

Il dottor Gabriele Garbuglia, pediatra della famiglia del piccolo: "quando l'ho visitato stava bene"

L'ospedale

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Camrano (Ancona), 22 aprile 2018 - L’aveva visto e visitato poche ore prima il dottor Gabriele Garbuglia, medico pediatra di Camerano, conosciuto e stimato da tutti in paese. Ieri, dopo l’autopsia, è riuscito a spiegare cosa ha provocato il decesso del piccolo, con la voce spezzata, perché lui, il piccolo Giacomo Fava, lo conosceva da sempre e come tanti altri non riesce a digerire la notizia della sua morte.

Qual è stata la causa della morte del bambino?

«E’ stata un’appendicite fulminante a causare la morte, l’autopsia non lascia dubbi. Ho parlato con il medico legale e ne abbiamo avuto conferma».

Come si sarebbe verificata?

«Tutto sarebbe partito da una virosi (una malattia causata da virus). Il bambino infatti non stava bene. Poi l’infiammazione dell’appendicite che è andata in peritonite».

Quando l’ha visitato per l’ultima volta?

«L’avevo visto un giorno prima, giovedì mattina, aveva vomito e mal di pancia, lamentava piccoli dolori all’altezza dell’addome. Aveva già la febbre. C’è un’epidemia di virus intestinale in questo periodo, molti bambini sono a casa a letto con la febbre, e gli ho somministrato la solita cura, non c’è un terapia specifica per il virus».

I genitori sono venuti in ambulatorio?

«Il piccolo è venuto qui con il papà e poi sono tornati a casa. Venerdì il pronto soccorso mi ha chiamato dicendo che era morto. Una notizia inspiegabile tanto quanto improvvisa».

Aveva riscontrato anomalie per quanto riguarda la sintomatologia?

«Il fatto è che non ci sono stati i forti dolori, anzi, Giacomo ha dormito bene nelle ore precedenti. Non era nemmeno disidratato. Saltava addirittura sul divano qualche secondo prima di esalare l’ultimo respiro, all’improvviso. Giocava con i nonni, era allegro. E’ inspiegabile. Non ho altro da dire perché sono sconcertato».

I forti dolori sono «consueti» in caso di appendicite?

«Sì, si sentono dolori fortissimi ma il bambino non li lamentava appunto, non quanto avrebbe dovuto, perché i dolori di solito provocano forti pianti».

Conosceva Giacomo dalla nascita?

«Non riesco a capacitarmi, seguivo Giacomo da sempre, conosco bene la sua famiglia, il papà è di Civitanova Marche ma abitano qui da quando è nato il figlio. Una bella famiglia, non posso pensare al suo dolore. Siamo tutti costernati per la scomparsa del bambino».