REDAZIONE ANCONA

Cartiere, firmato l’accordo per "Giano": stop ai licenziamenti e un anno di cassa integrazione

Formazione per ricollocare i due terzi degli esuberi previsti. Il sindaco Ghergo: "Compattezza. anche per il caso della Beko".

Formazione per ricollocare i due terzi degli esuberi previsti. Il sindaco Ghergo: "Compattezza. anche per il caso della Beko".

Formazione per ricollocare i due terzi degli esuberi previsti. Il sindaco Ghergo: "Compattezza. anche per il caso della Beko".

Chiusura di Giano, firmato ieri in Regione l’accordo per la formazione dei dipendenti, i quali saranno ricollocati negli stabilimenti, due terzi dei 174 complessivi nelle Marche, secondo quanto dichiarato dall’azienda. Il governatore Francesco Acquaroli ha parlato di "risultato importante", quello raggiunto nei giorni scorsi a Roma, al Mimit "per scongiurare i licenziamenti del comparto Giano di Fedrigoni, frutto di un impegno congiunto della Regione con Ministero e sindacati". L’accordo è stato ratificato ieri a Palazzo Raffaello, sede della Regione alla presenza dell’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi e comprende il ritiro della procedura di licenziamento collettivo, un anno di cassa integrazione straordinaria con fondi regionali per le aree di crisi complessa pari a 3 milioni di euro. "Ringrazio il ministro Urso perché questa vertenza riguarda un’azienda che rappresenta un patrimonio storico e identitario per le Marche. Ora non dobbiamo abbassare la guardia e continuare l’impegno per soluzioni strutturali a tutela dell’occupazione e delle produzioni sul nostro territorio. La Regione continuerà a monitorare l’evolversi di quanto concordato. La priorità assoluta resta la tutela dei lavoratori e la riduzione al minimo degli impatti sociali, in un territorio come quello del fabrianese che è purtroppo interessato anche da altre vertenze".

Nei prossimi giorni è previsto un nuovo incontro azienda e sindacati per fare chiarezza sulle ricollocazioni: i sindacati hanno chiesto di "capire i criteri seguiti" auspicando che non si arrivi "a una guerra tra dipendenti alla ricerca di un posto di lavoro".

"La chiusura di Giano e gli esuberi minacciati da Beko – evidenzia il sindaco Daniela Ghergo - stanno mettendo a dura prova il territorio. L’unità di tutte le forze sociali, politiche e istituzionali è stata fondamentale per tutelare i lavoratori di Giano che altrimenti dal primo gennaio sarebbero stati licenziati e dovrà esserlo per affrontare la situazione Beko. Difendere il lavoro è la priorità, ma dobbiamo mettere in campo le azioni per un nuovo sviluppo. Fabriano è una vertenza nazionale che riguarda il futuro dell’industria italiana e delle aree interne. Su questo intendiamo chiamare a raccolta tutti coloro che hanno responsabilità e idee da proporre. E avanzare proposte legislative che incentivino investimenti nel nostro distretto industriale".