Centrosinistra spaccato Appoggio o libera scelta?

In ballo ci sono i quasi 5mila voti ottenuti dai tre candidati esclusi dal primo turno. Oggi Altra Idea di Città si riunisce in assemblea. Europa Verde e grillini indecisi.

Centrosinistra spaccato  Appoggio o libera scelta?

Centrosinistra spaccato Appoggio o libera scelta?

I tre moschettieri dell’accordo elettorale fallito a sinistra e l’antico dilemma su cosa consigliare ai propri elettori alle urne domenica e lunedì prossimi: sostenere Ida Simonella e il centrosinistra per motivi ideologici e vicinanza di valori, oppure lasciare libero arbitrio? Roberto Rubegni (Europa Verde), Francesco Rubini (Altra Idea di Città) e Enrico Sparapani (Movimento 5 Stelle) si presentano come l’ago della bilancia tra il successo o la sconfitta della coalizione di centrosinistra. Ad aprile hanno visto fallire il progetto del ‘Terzo polo’ progressista, adesso non sanno come regolarsi con i 4.979 elettori che hanno avuto complessivamente fiducia in loro votandoli al primo turno. Con i voti di Battino che finiranno quasi sicuramente a Silvetti e un 4% di preferenze in meno al primo turno, Ida Simonella deve correre ai ripari e lo deve fare in fretta se non vuole consegnare la città alla destra per la prima volta nella storia di Ancona.

I tre candidati non ammessi al secondo turno, tutti ad occupare una stessa area politica più o meno, non sanno davvero come comportarsi. Dai rispettivi incontri (e telefonate) con la Simonella, tra mercoledì e ieri, non sono emersi grossi margini di avvicinamento. Tappe interlocutorie, ma tempo per sondare ulteriormente il terreno ne è rimasto poco. Ieri, dal canto suo, l’assessore uscente della giunta Mancinelli, passata attraverso le Primarie di coalizione con Carlo Pesaresi, ha scritto una lettera ai tre esponenti di sinistra per convincerli a trovare un accordo. In attesa di una loro reazione ufficiale, Rubini riunirà oggi il suo entourage elettorale in assemblea per stabilire il da farsi e da quell’incontro dovrebbe uscire una posizione unitaria di sostegno, esterno certo, alla Simonella, o una dichiarazione di voto a suo favore. Difficile che venga data ‘libertà’ di scelta al voto.

La sinistra è più o meno spaccata in due tra chi non accetta l’appoggio alla Simonella vista la distanza su alcuni temi cardine (Area marina protetta del Conero, stazione marittima e banchina grandi navi al molo Clementino) e chi invece non riuscirebbe a immaginare la Dorica in mano a una giunta di destra. I voti portati in dote da Rubini (2.660 pari al 6,11%, un bel bottino) potrebbero rivelarsi decisivi, anche se espressi solo in parte a favore di Simonella. Molto dipenderà, tanto per cambiare, dall’astensionismo.

Più difficile, al di là degli appelli dei leader, convincere l’elettorato grillino a sostenere Ida Simonella. Ieri sera i vertici del partito locale, con in testa Sparapani (3,64%) si sono riuniti in remoto per stabilire il da farsi. Le ipotesi sono due: dichiarazione di voto o massima libertà di espressione agli elettori. Lunedì, infine, Europa Verde (1,69%) riunirà la sua base per fare la stessa scelta. Ascoltando anche il partito a Roma è molto probabile che l’indicazione sarà, nonostante le distanze siderali sui temi ambientali, di votare Simonella.

p.cu.