"Ci sono troppe cattedre ancora vuote Il sistema algoritmo non funziona"

Antonio Spaziano, responsabile Uil Marche scuola: "Precari in difficoltà, siamo tempestati da reclami ogni giorno"

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di Pierfrancesco Curzi

Antonio Spaziano, responsabile Uil Marche della scuola: il direttore scolastico Filisetti ha detto al Carlino che l’anno didattico inizierà senza troppi problemi, specie sul fronte della docenza, è così?

"Al contrario sarà un inizio di anno molto faticoso dove, come sempre, sarà necessario partire con la riduzione dell’orario. I vertici istituzionali diranno che si tratta di una decisione tesa a facilitare l’inizio dell’impegno per gli alunni, in realtà il problema è ben diverso".

Ci spiega dove sta l’inghippo? "Sta nel fatto che a due giorni dal suono della prima campanella le assunzioni per contratti a tempo determinato si stanno facendo, come sempre, all’ultimo momento e non basterà. C’è soprattutto un punto dolente…". Quale?

"L’aver confermato il sistema dell’algoritmo per l’assegnazione delle cattedre, un sistema farraginoso in grado di fare più danni che benefici. Tanti errori hanno messo in difficoltà le posizioni di molti docenti precari. Spero che dal prossimo anno si possa tornare alle convocazioni in presenza. È stato dimostrato che il software ministeriale non funziona come dovrebbe, non è giusto giocare sulla pelle dei precari".

Lo stesso Filisetti ha poi dovuto ammettere che circa 450 cattedre andavano ancora assegnate nelle Marche, le risulta una cifra del genere?

"Dovremmo esserci, ma vedremo come andranno le cose entro i prossimi giorni. Di una cosa sono certo, noi ogni giorno siamo tempestati da reclami da parte dei docenti precari a cui vengono proposti contratti a tempo molto breve, pochi mesi se non settimane".

Cosa significa che una volta svolto il concorso straordinario bis e fatte le nomine i docenti a tempo si ritroverebbero senza lavoro?

"Esattamente, a meno che il ministero non dovesse riuscire a organizzare il tutto entro il 31 dicembre 2022. I tempi sono stretti, ma sono certo che, assieme agli Uffici scolastici regionali, farà di tutto per correre e assegnare quelle cattedre".

E se i tempi non fossero sufficienti cosa accadrebbe?

"Che non è possibile assegnare le classi a vincitori dei concorsi perché manca la finestra temporale per il cosiddetto ‘anno di prova’".

I danni non sarebbero soltanto per i docenti a quel punto, è d’accordo?

"Certo, esiste il concetto centrale legato alla cosiddetta ‘continuità didattica’ che andrà a danneggiare soprattutto alunni e studenti in genere. Se le cose vanno come nei progetti istituzionali, per molte classi l’anno inizierà con un docente e proseguirà con un altro, al netto di atre tipologie di supplenze brevi".

A chi spetterà l’onere di risolvere le singole situazioni di cattedre vuote?

"Alle singole scuole e alle rispettive graduatorie d’istituto , ma ripeto, sarà una grande confusione. E pensare che l’anno scolastico ufficialmente dovrebbe iniziare il 1° settembre…".