Cinema e biblioteca, ancora tutto fermo

Il sindaco ha dato un ultimatum alla ditta che ha vinto l’appalto di terminare i lavori, il progetto per l’altra opera va a rilento

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Osimo manca di centri di aggregazione e a pagarne le conseguenze sono spesso i giovani. Anche se il Comune ce la sta mettendo tutta per aprire l’ex cinema Concerto e una nuova biblioteca digitale, i lavori per il primo e il progetto per la seconda idea vanno a rilento. Il cantiere appannaggio dei frati minori conventuali di San Giuseppe da Copertino, che prevede l’arrivo della biblioteca da Ancona nel complesso dell’ex cinema, va a rilento per la difficoltà a vendere l’immobile dorico dove sono custoditi appunto i libri. L’Ordine infatti non ha la liquidità necessaria per continuare i lavori e trasformare l’immobile in biblioteca francescana con sopra un piccolo ostello. Ha bisogno di vendere prima l’altra sua proprietà, palazzo Casali. "I lavori sono fermi perché legati alla vendita, tempi certi non ci sono. La pandemia ha giocato il suo ruolo", conferma il nuovo rettore, padre Franco Buonamano. La difficoltà relativa al mancato incasso di quei soldi si è riversata solo sulla biblioteca, non sulla parte della platea che i frati devono riconsegnare al Comune per realizzarci l’auditorium da 99 posti che sarebbe dovuto essere inaugurato per Pasqua. Preso in consegna il locale dai frati, il municipio ha dato mandato alla ditta che ha vinto l’appalto di completare l’intervento. Il sindaco ha dato anzi l’ultimatum a quella società. Osimo riavrà un suo cinema, rassicura comunque il primo cittadino, che pone comunque l’accento sull’enorme valore della biblioteca. C’è incertezza anche sul futuro dell’altra biblioteca, quella civica. L’amministrazione comunale ha esposto l’idea di trasferirla nei locali Fattorini in corso Mazzini e, se ha bocciato la proposta delle Liste civiche di sistemarla all’ex Corridoni, non accantona l’idea di lasciarla all’istituto Campana, a patto che quest’ultimo individui locali adeguati. "Riteniamo che la biblioteca potrebbe trovare altri spazi all’interno dell’istituto Campana e di ciò ne avevamo parlato anche con l’assessore Pellegrini in una riunione nel dicembre scorso – dice la presidente dell‘istituto Gilberta Giacchetti -. Il consiglio di amministrazione è disponibile a mettere a disposizione altri spazi per la biblioteca, l’archivio, il caffè letterario, soprattutto in vista del recupero e messa a norma dell’ala dell’ex liceo classico tramite l’Ufficio della ricostruzione. E’ il Comune che dovrebbe indicare all’istituto Campana la necessità degli spazi e presentare un progetto secondo le proprie esigenze, dato che la biblioteca è un servizio del Comune e gestito dallo stesso ente. Il Campana è a disposizione, come lo era per le opere del Museo civico, e invita il Comune a presentare un progetto".

Silvia Santini