Città in festa: anche un bus per il ct Mancini

Crognaletti dedica uno dei suoi mezzi all’allenatore della Nazionale. Cresce l’attesa per le celebrazioni al Palasport, in programma stasera

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di Sara Ferreri

L’impresa europea del Mancio girerà a lungo per le vie della città e della regione: dopo il murale arriva, proprio a poche ore dal Mancini day, l’autobus dedicato al ct azzurro. È uno degli autobus delle autolinee Crognaletti che già in passato ha dedicato i propri mezzi ai grandi campioni jesini, una su tutte la schermidrice Elisa di Francisca. "Abbiamo voluto dedicare un autobus al grande Roberto Mancini per dirgli grazie e proprio in occasione del Mancini day al Palatriccoli – spiega l’amministratore delegato Daniele Crognaletti, molto legato al tessuto sportivo cittadino :–. Già lo avevamo già fatto per Elisa Di Francisca e così anche stavolta. Abbiamo scelto l’immagine che già il Comune di Jesi aveva utilizzato per i manifesti affissi in città con la Coppa sollevata da Mancini, scelta anche per celebrare l’evento al Palasport. Il pullman è già in viaggio in questo momento verso Macerata e poi tornerà a Jesi in Vallesina per portare l’orgoglio di Jesi e questa bella immagine della nostra città in giro per il territorio". La tecnica utilizzata è la serigrafia (applicata da Giulia Giacani e Alessia Biagioni di Centro Italia pubblicità) e il pullman è decorato con gigantografie nella parte sinistra con un "grazie Roberto" e la stessa immagine che è stata anche ripresa per il murale di via del Prato, ideato dall’artista Federico Zenobi nel quartiere dove Mancini ha dato i primi calci al pallone ed è cresciuto.

Il noto writer, jesino come lui, Zenobi ha voluto omaggiarlo con un murale che ritrae la storica vittoria, impresso proprio nella facciata di una casa nel suo quartiere davanti alla parrocchia San Sebastiano.

Il Mancio quel murale l’ha visto per ora in foto: a scattarla è stato nei giorni scorsi il padre Aldo, lui che da umile falegname ha spinto suo figlio, 5 anni appena, a fargli inseguire un talento che già emergeva e che è stato alimentato in maniera particolare dal compianto parroco don Roberto Vigo. Rientrando in città oggi potrà vederlo con i suoi occhi, tornando ancora una volta nei luoghi dove è cresciuto. Dieci anni fa, era il 2011, era toccato ad Elisa di Francisca con un autobus a lei dedicato dopo la vittoria ai mondiali di fioretto a Parigi. La bella immagine di Valentina sorridente ha girato per anni per le vie della città. Appena l’anno dopo un secondo autobus per lei, sempre della Crognaletti, dopo l’oro individuale e oro a squadre alle Olimpiadi di Londra del 2012. Chissà che anche per Mancio che tra l’altro è anche testimonial delle Marche, non ci sarà un bis.