Comitati di quartiere, è scontro

L’opposizione attacca: "Sono già stati sospesi". Il sindaco replica: "Riformuliamo i regolamenti con i cittadini"

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Comitati di quartiere sospesi prima della loro entrata in funzione (prevista a settembre), divampa la polemica. Dall’opposizione i consiglieri comunali di JesiAmo lanciano una lettera aperta ai comitati cittadini già esistenti: "La nuova amministrazione comunale ha deciso di sospendere, ma sarebbe meglio dire revocare – sottolineano – il regolamento dei comitati di quartiere che avevamo costruito insieme solo alcuni mesi fa e che doveva vedere la luce a settembre. Tutto fermo a data da destinarsi. Per essere riconosciuti è necessario avere il consenso di tutta la città, poiché saranno indette delle apposite forme di consultazione popolare non ancora certe né tantomeno definite ma stabilite durante il nuovo percorso partecipativo. Abbiamo chiesto di non buttare al vento tutto il lavoro fatto, abbiamo proposto di poter iniziare a settembre questo percorso, così come avevamo condiviso e di valutarlo entro 24 mesi, apportando le modifiche proposte dal nuovo processo partecipativo. La risposta è stata : "No, si riparte da zero". Abbiamo chiesto all’amministrazione di convocare un’apposita commissione, invitando i comitati esistenti per illustrare le ragioni di questa decisione. Ma hanno detto di no perché non ci sarebbe bisogno, tanto tutti i soggetti coinvolti sono già ben informati". "Era tutto pronto – dicono rivolgendosi ai comitati – a settembre sareste stati istituzionalizzati e finalmente riconosciuti, ma l’attuale amministrazione ha ben pensato di cancellarvi, di non prendere in considerazione nemmeno l’impegno fino ad ora profuso verso il vostro quartiere". "Abbiamo sospeso – replica il sindaco Fiordelmondo – l’entrata in vigore del regolamento dei comitati di quartiere il quale non era ancora entrato in vigore, che nulla ha a che fare con le esperienze spontanee e di quartiere autonome che preesistevano e che continuano, proprio in assenza di una regolamentazione specifica, ad esistere così come hanno fatto fino ad ora". Così il sindaco Lorenzo Fiordelmondo (nella foto) che aggiunge: "Abbiamo sospeso l’entrata in vigore di quel regolamento predisposto dalla precedente amministrazione perché non abbiamo condiviso né il metodo, né parte del merito. Vogliamo dotare la città di strumenti di partecipazione attiva che siano strettamente collegati ai quartieri, aumentare la loro capacità di relazione con le dinamiche amministrative della città e che siano rappresentativi e autonomi. E lo vogliamo fare sia a partire dalle esperienze che già esistono sia allargando il campo a tutti coloro che vorranno dare il loro contributo, sin da subito. Perché per renderli davvero funzionali è necessario che siano condivisi e compresi da chi poi dovrà renderli vivi ed attivi. È proprio per questo che da settembre inizieremo un largo iter partecipativo".

Sara Ferreri