Dà del massone al presidente dell’ordine

Un revisore dei conti della Regione aveva contestato: sei mesi e parte offesa da risarcire

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Dà del "massone" al presidente dell’ordine dei commercialisti di Ancona e definisce una assemblea a cui non gli era stata data la parola "una pagliacciata" e si ritrova condannato per diffamazione aggravata. Imputato il commercialista Stefano Sandroni, 51 anni, anconetano, revisore dei conti della Regione Marche. Inviando una mail agli iscritti e condividendo critiche anche sul sito personale della sua società è stato denunciato a febbraio del 2017 dall’allora presidente dell’ordine dei commercialisti di Ancona Stefano Coppola che si è costituito parte civile nel processo, insieme all’ordine, attraverso l’avvocato Riccardo Leonardi. Ieri mattina il giudice Luca Zampetti lo ha condannato a sei mesi di reclusione e a risarcire la parte offesa e l’ordine la cui somma sarà da definire in sede civile. I fatti si riferiscono ad una assemblea degli iscritti avvenuta il 28 novembre del 2016. All’imputato, difeso dall’avvocato Rosella Pepa, non era stato permesso intervenire perché era moroso della quota da versare all’ordine di appartenenza. Per esprimere il suo dissenso Sandroni aveva inviato una mail critica, tramite la sua segretaria, a più persone, parlando di "bizantinismo risibile" ed esponendo i fatti avvenuti così: "Probabilmente le cose che avevo da dirvi davano dispiacere al presidente segno di grande educazione e democrazia che fa rima con codardia".