"Egonu, italiana di cittadinanza. Non nei tratti"

L'ex generale Vannacci presenta il suo nuovo libro a Jesi, difendendo il diritto di esprimere opinioni in una democrazia. Polemiche sulle sue dichiarazioni su Paola Egonu e appello ai giovani per un futuro migliore.

"Ho sentito di spiegare meglio quelle che erano le tematiche che avevo già espresso ne ‘Il mondo al contrario’ e che deliberatamente spesso in malafede sono state travisate. Ho espresso le mie idee che nulla dovrebbero avere a che fare con il coraggio perché in una repubblica democratica e libera tutti dovrebbero poter esprimere le proprie opinioni". Così ieri all’hotel Federico II l’ex generale Roberto Vannacci per promuovere il suo nuovo libro "Il coraggio vince". Nei giorni scorsi erano scattate le proteste e le polemiche. "L’organizzazione dell’evento – avevano evidenziato dalle sezioni Anpi Jesi e Media Vallesina -, è a capo del comitato "Il Mondo al Contrario" (sezione Marche), costituito da individui che si riuniscono a livello nazionale e si tesserano con l’obiettivo comune di difendere i "principi" espressi dal suddetto Vannacci nel suo primo libro e presumibilmente anche nel secondo". Al centro del dibattito ieri anche le sue dichiarazioni sulla campionessa Paola Egonu: "E’ italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità". "Ho detto semplicemente che la Egonu che è una bravissima atleta della nostra nazionale ma dai tratti somaticI di origini diverse da quelle degli italiani, effettivamente è di origine nigeriana". Poi l’appello ai giovani: "Abbiate il coraggio di avere speranza nel futuro e soprattutto di lottare per il futuro perché il futuro appartiene a voi. Se i giovani credono alle proprie idee sono in grado di modellare quello che avverrà e di regalarsi un futuro migliore del presente che possiamo aver avuto noi. Mi auguro che possano avere la stessa determinazione che i nostri nonni hanno avuto anche partendo dall’Italia con la valigia di cartone e il salame per cercare lavoro".