Esalazioni a Falconara, l’allerta non dà tregua. "L’azienda spieghi cos’è successo"

La Regione ha incontrato i vertici della raffineria di Falconara

I vigili del fuoco

I vigili del fuoco

Ancona, 18 aprile 2018 - E’ stata programmata per le sette di questa mattina la rimozione del greggio fuoriuscito mercoledì scorso dal serbatoio TK61 della raffineria Api e rimasto sul tetto della cisterna, evento collegato alla diffusione a partire da giovedì di esalazioni che in alcuni casi sono state avvertite anche oltre i confini di Falconara. Le procedure di aspirazione sono state intensificate grazie all’utilizzo, insieme ai sistemi già in atto, di una speciale pompa arrivata lunedì sera dalla Germania.

Nonostante la annunciata rimozione del materiale, considerando la direzione dei venti, i tecnici non escludono nuove ondate di emissioni anche nella giornata di oggi. Il crono programma degli interventi di bonifica è stato diffuso ieri sera, dopo il terzo e ultimo tavolo tecnico tra Comune di Falconara, Arpam, Asur, vigili del fuoco, protezione civile regionale e azienda. Una riunione arrivata al termine di una giornata altalenante: se al mattino le esalazioni avevano concesso una tregua, dal primo pomeriggio l’aria è tornata irrespirabile a Falconara, con nuove ondate specie al centro, a Palombina e nella parte alta della città. I dati Arpam hanno registrato in particolare un picco orario di concentrazione di benzene di 73,8 microgrammi per metro cubo d’aria alle 15 a Villanova. Per precauzione già in mattinata l’associazione sportiva Cral di Palombina Vecchia ha comunque sospeso l’attività all’aperto.

Anche ieri i cittadini hanno raggiunto la Tenenza dei carabinieri di Falconara per firmare la denuncia contro le esalazioni e il Codacons Marche annuncia la predisposizione di un esposto all’autorità giudiziaria affinché venga fatta chiarezza sull’accaduto e sulla pericolosità delle emissioni, valutando di avviare iniziative collettive e individuali. Anche l’assessore regionale all’Ambiente Angelo Sciapichetti chiede chiarezza: ieri, in mezzo a una girandola di tavoli tecnici, ha avuto un incontro più ‘politico’ con i vertici della raffineria. «Ai responsabili dell’azienda ho chiesto una relazione scritta, da consegnare entro una settimana, sulla manutenzione degli impianti e sugli investimenti in questo settore, sulla situazione della sicurezza delle persone e dell’ambiente – dice l’assessore –. Mi hanno assicurato di avere tutte le certificazioni che attestano che l’impianto è in regola sotto ogni profilo. Vogliamo conoscere con precisione la dinamica dell’incidente dei giorni scorsi, di altri eventuali accadimenti intervenuti, le cause e le misure di sicurezza che l’azienda ha intenzione di adottare affinché non si verifichino più fatti come questi».