Esalazioni a Falconara, la procura apre un'inchiesta

Disposti accertamenti sulla concentrazione di benzene dopo l'incidente durante la manutenzione alla raffineria Api

Caso esalazioni dalla raffineria Api (foto Antic)

Caso esalazioni dalla raffineria Api (foto Antic)

Falconara (Ancona), 17 aprile 2018 - La Procura di Ancona ha aperto un'inchiesta sulle esalazioni maleodoranti che da giorni ammorbano i falconaresi. Esalazioni avvertite dopo un incidente verificatosi mercoledì scorso durante la manutenzione del serbatoio Tk 61 alla raffineria Api, uno dei più grandi dello stabilimento, accanto al pontile di attracco del sito industriale.

Il pm Marco Pucilli ha disposto in particolare accertamenti sui valori di concentrazione del benzene nell'aria registrati dalle centraline e su ciò che è accaduto per verificare se l'azienda poteva fare qualcosa per evitare le esalazioni. Nel frattempo la popolazione è sul piede di guerra: centinaia di telefonate ai vigili del fuoco e denunce ai carabinieri.

Oggi si sono svolti due tavoli tecnici in Comune e in Regione con la Protezione civile e l'Arpam: al momento i rilievi effettuati dall'agenzia ambientale hanno registrato picchi di valori superiori alle medie ma le concentrazioni giornaliere non hanno mai superato il valore di esposizione acuta per via inalatoria di 28,75 microgrammi per metro cubo che rappresenta il livello minimo di rischio per la popolazione per effetti acuti. Il Comune di Falconara sta valutando iniziative giudiziarie, compresa la costituzione di parte civile e la richiesta di risarcimento danni.

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Dal canto suo, in una lettera di scuse ai cittadini, l'Api ha spiegato che c'era stato "un trafilamento" di petrolio grezzo dal tetto galleggiante di serbatoio che ha provocato l'emissione degli odori poi spinti dal vento in città.

"L'emergenza sta rientrando: la presenza di idrocarburi e benzene nell'aria sta drasticamente calando. Ora però voglio una relazione puntuale su quanto accaduto dall'azienda", ha detto l'assessore regionale all'Ambiente delle Marche Angelo Sciapichetti al termine dell'incontro di oggi con i vertici della raffineria Api. "Abbiamo chiesto un resoconto sia sull'accaduto, sia sulla sicurezza ambientale presso la raffineria - continua Sciapichetti -. Vogliamo conoscere con precisione la dinamica dell'incidente dei giorni scorsi, di altri eventuali accadimenti intervenuti, le cause e le misure di sicurezza che l'azienda ha intenzione di adottare affinché non si verifichino più fatti come questi. I dirigenti che ho incontrato si sono impegnati a fornirci una dettagliata relazione entro una settimana. Da parte nostra continuerà con la massima attenzione il monitoraggio della situazione affinché siano garantiti la sicurezza e la salute dei cittadini".