"Fammi vedere i bambini o ti sparo". Per due anni perseguita la ex. Ora dovrà rispondere di stalking

Un 29enne è finito a processo: avrebbe minacciato di avere un’arma che non è però mai stata trovata. Lui nega tutto.

"Fammi vedere i bambini o ti sparo". Per due anni perseguita la ex. Ora dovrà rispondere di stalking

"Fammi vedere i bambini o ti sparo". Per due anni perseguita la ex. Ora dovrà rispondere di stalking

Perseguitata dall’ex compagno che aveva deciso di lasciare. Per quasi due anni una mamma di 36 anni avrebbe subito minacce, anche di morte, dall’uomo con cui aveva convissuto e condiviso una storia d’amore da cui sono nati due bambini. "Ti do fuoco all’auto" le avrebbe detto in più occasioni, chiamandola di continuo con la scusa che voleva vedere i bambini. L’uomo un giorno è arrivato con l’auto fuori da un fast food della Baraccola, ad Ancona, dove la donna si trovava con i figli. Li le avrebbe fatto vedere una pistola che teneva nella cintura dei pantaloni. "Fammi vedere i bambini o ti sparo, la vedi questa..." l’avrebbe minacciata. L’arma non è stata mai trovata in casa, oggetto di una perquisizione dopo la denuncia della vittima. Il convivente avrebbe sostenuto che si trattava solo di un cellulare. Gli episodi di persecuzione sono andati avanti da giugno del 2021 fino a gennaio del 2022, per lo più a Filottrano dove risiede la vittima. La 36enne si è poi rivolta alle forze dell’ordine per denunciare il suo ex. L’uomo, 39 anni, di origine siciliana, è finito a processo per stalking davanti alla giudice Francesca Grassi. Ieri mattina è stato sentito in aula, difeso dall’avvocato Rino Bartera. Ha negato i fatti sostenuti nel capo di imputazione motivando le discussioni con la ex compagna solo per vedere i bambini. "Non ho mai minacciato nessuno - ha sostenuto - volevo solo stare con i miei figli". L’episodio della presunta pistola risale al 16 ottobre del 2021, da Burger King. La donna si trovava con i figli quando se lo è ritrovato davanti, fuori dal fast food, mentre lui era in auto. Da li l’ha minacciata di sparargli facendole intravedere l’arma. La 36enne, parte civile con l’avvocato Agnese Focante, era arrivata a temere per la sua vita e anche per quella dei suoi cari. Cosi ha preso forza e ha denunciato. Lo stalking contestato è aggravato per l’utilizzo dell’arma e perché commesso nei confronti di una persona a cui era legato sentimentalmente.

ma.ver.