"Flop-ospedale, soltanto promesse"

Il Pacini torna sotto i riflettori di ’Striscia la notizia’: ecco il bilancio dopo gli impegni presi otto mesi fa

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di Andrea Nannini

’Striscia la notizia’ torna ad occuparsi dell’ospedale Pacini. Trascorsi oltre sette mesi dall’’incursione’ di Chiara Squaglia che, l’ormai lontano 21 ottobre 2020, venne a raccogliere la testimonianza del disagio dei cittadini della Montagna Pistoiese, la popolare trasmissione targata Mediaset è tornata sull’argomento a verificare se gli impegni presi dal vicedirettore sanitario dell’Ausl Toscana Centro Roberto Biagini siano o meno stati rispettati. In un servizio andato in onda nei giorni scorsi sulle frequenze di Canale 5 (pubblicato anche sul sito www.striscialanotizia.mediaset.it) vengono riproposte le considerazioni fatte allora da Biagini che al tempo disse: "Adeguare l’attuale sala endoscopica, che di fatto tornerà ad avere un’attività di chirurgia ambulatoriale, la sostituzione della Tac, il potenziamento dell’attività di telemedicina, in più il potenziamento di questi sei medici che è già previsto dal protocollo d’intesa".

A gennaio, a quanto sembra, i lavori sarebbero dovuti iniziare, Covid permettendo. La domanda se gli impegni siano stati rispettati è stata posta ad Alice Nesti, portavoce dei pazienti – è proprio il caso di chiamarli così... – che chiedono il ritorno ad una assistenza adeguata ai bisogni più che ai bilanci. "Il potenziamento previsto dalla Regione Toscana non è avvenuto – afferma Alice Nesti – all’ospedale di San Marcello infatti mancano ancora l’endoscopia, la chirurgia e, soprattutto il pronto soccorso. Anzi, sono stati chiusi anche gli ambulatori di pneumologia, reumatologia, è stato più che dimezzato il servizio del logopedista e siamo rimasti anche senza il pediatra di famiglia. Noi cittadini della Montagna per ogni necessità medica siamo costretti a guidare per un’ora e mezzo per scendere fino a Pistoia".

A seguire le affermazioni attuali del direttore generale, incarico che ricopre dal primo marzo del 2016, Paolo Morello Marchese. "È più di un anno che c’è una pandemia in corso – ha affermato Morello – quindi ciò che abbiamo potuto attivare l’abbiamo fatto, avere un pronto soccorso non è possibile dove la casistica è bassa: noi stiamo andando verso la ristrutturazione delle vecchie sale, soprattutto la parte endoscopica, trasformandole in chirurgia ambulatoriale per poter svolgere lì attività". Alla domanda sui tempi, Morello risponde: "Subito dopo l’estate questa attività chirurgica sarà in essere e se avrò dei medici di pronto soccorso in più andranno a San Marcello". Con il tradizionale nodo al fazzoletto di Chiara Squaglia, l’appuntamento è rinviato a dopo l’estate, nel frattempo i cittadini sono pregati di restare in salute.