I terremotati nel guado Ora formano un consorzio "Sul 110% nulla si è mosso"

Carlo Terracciano, uno dei cittadini colpiti dalle scosse del 9 novembre 2022: "Le ditte non si trovano, nessuno acquista i crediti. Non abbiamo strumenti".

I terremotati nel guado  Ora formano un consorzio  "Sul 110% nulla si è mosso"

I terremotati nel guado Ora formano un consorzio "Sul 110% nulla si è mosso"

Sisma del 9 novembre 2022, i terremotati anconetani in mezzo a un guado si preparano a formare un consorzio. Intanto, dopo la notizia dell’inclusione dell’episodio calamitoso all’interno dello Stato di Emergenza e, di conseguenza, l’inserimento all’interno del sisma-bonus 110%, nulla si sta muovendo. Compreso il capitolo dei Cas, i Contributi di autonoma sistemazione che dovevano essere garantiti dalla prima tranche di fondi annunciata dal governo, 5 milioni di euro. Oltre che preoccupati per il silenzio totale sul tema, i terremotati anconetani (decine e decine di nuclei familiari e nel complesso circa 400 persone interessate) si sentono smarriti: "Ci hanno detto che potevamo usufruire del 110%, ma nessuno ci ha detto come _ attacca Carlo Terracciano, uno dei cittadini colpiti dal sisma tra i più attivi _. Le ditte non si trovano, nessuno acquista i crediti. Quindi ci hanno dato una possibilità, senza darci gli strumenti per utilizzarla. Dovrebbero, in un futuro più o meno lontano, stanziare i fondi per la ricostruzione. Bene, ma se i fondi ad esempio saranno erogati dopo il 2025 e saranno il 10% del necessario? Con chi ce la prenderemo? La richiesta è che la Regione si faccia da garante e acquisti i crediti, siamo in deroga, quindi credo si possa facilmente fare. Altrimenti, restano solo parole". La scadenza del 2025 non è stata nominata a caso da Terracciano, ma ricalca le parole espresse nelle scorse settimane dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione, l’ex assessore regionale delle Marche Guido Castelli. In diverse interviste il parlamentare ascolano ha più vote ribadito un concetto: "La legge è stata fatta in modo che a tutti gli immobili lesionati dai terremoti dal 2009 in poi sia data possibilità di godere in pieno del superbonus fino al 2025, usando la cessione del credito e lo sconto in fattura. I 5 milioni di euro sono una prima tranche e servono per sviluppare le verifiche e il censimento dei danni. Il governo è attento ai terremotati anconetani, non si è girato dall’altra parte". C’è poi l’altra questione, molto delicata, ossia la fine dell’emergenza abitativa per i terremotati di Ancona: "Dopo la soddisfazione, sacrosanta per carità, del riconoscimento dello Stato di Emergenza, la morale della favola è che ancora stiamo tutti dove stavano prima della dichiarazione: scantinati, hotel, presso amici o parenti. Per questo abbiamo sentito un avvocato per proporre l’idea di un consorzio di terremotati".