REDAZIONE ANCONA

Il Pd sbatte i pugni: "Rimpasto in giunta"

I dem da un lato promettono fedeltà al primo cittadino, dall’altro criticano la distanza che si è creata con il tessuto cittadino

Il sindaco Daniele Ghergo con il suo esecutivo

Il sindaco Daniele Ghergo con il suo esecutivo

Verifica di metà mandato per la sindaca Daniela Ghergo, il Pd da’ un severo giudizio della strada percorsa e parla di distanza enorme tra l’amministrazione e la città chiedendo anche un cambio delle persone in giunta. Ieri mattina durante la verifica di maggioranza con la giunta il capogruppo Pd Paolo Paladini in un confronto molto franco ha chiesto: "Un immediato, visibile, radicale cambio di passo nel metodo, nell’approccio e nelle persone chiamate al governo della città". Tra l’altro si chiede una "maggiore presenza degli assessori". Paladini ha ribadito la "solidità delle relazioni e la fiducia tra il Pd, tutto il gruppo di maggioranza e la sindaca" ma ha voluto portare a nome del partito uno "stimolo in vista della seconda parte del mandato".

"Rimarcando fortemente la piena fiducia nella sindaca, rinnoviamola lealtà nei suoi confronti e riteniamo fondamentale sottolineare che il Pd, in vista del termine del mandato sosterrà sempre con forza e incondizionatamente, in ogni sede, le iniziative politiche ed amministrative preventivamente condivise – ha aggiunto Paladini -. La crisi crescente del territorio, una giunta amministrativamente e politicamente quasi del tutto ‘inesperta’, unite alla situazione disastrosa della macchina comunale è stata a nostro avviso foriera di pessime conseguenze. Questo ha portato a una distanza enorme tra l’amministrazione e la città ora visibile anche dalla difficoltà con cui i cittadini possono entrare in quello che una volta era considerato il palazzo di tutti. L’elettorato a giugno 2022 ci ha chiesto una ’visione’ che è mancata a tutti noi e la città lo percepisce. Siamo a metà mandato, non tutto è perduto. Occorre un immediato, visibile, radicale ’cambio di passo’ nel metodo, nell’approccio e nelle persone chiamate al governo della città. Il sindaco può farlo, deve farlo se occorre, e la giunta deve cambiare atteggiamento in modo immediato e visibile. Soprattutto nella imprescindibile necessità di ’aprirsi’ alla città, vivendone la realtà, le difficoltà e le angosce".

Ecco le richieste del Pd: "E’ fondamentale calendarizzare un incontro programmatico e politico di maggioranza con la presenza di tutta la Giunta almeno una volta al mese e un incontro trimestrale di rendicontazione per una piena contezza dell’azione amministrativa svolta e per la comunicazione con il territorio. E’ indispensabile attuare un metodo di lavoro per un maggior coinvolgimento nelle scelte da adottare e nello stabilire le priorità, entrando nel merito delle questioni per definirne le soluzioni, attraverso un coinvolgimento periodico dei capigruppo che sono il tramite con la maggioranza". "La città - ha concluso paladini - non ci perdonerebbe il mantenimento dello status quo".

Sara Ferreri