
I materassi di fortuna su cui hanno trascorso le ultime notti sono stati prelevati e smaltiti da AnconAmbiente
Bivacchi al Social Lab degli Archi: blitz della polizia locale per uno sgombero nella struttura inaugurata quattro mesi fa e ancora chiusa. Tre persone sono state allontanate e le poche cose presenti, in particolare i materassi di fortuna su cui hanno trascorso le ultime notti, sono stati prelevati dal personale di Anconambiente, intervenuto in mattinata, e successivamente smaltiti in discarica. Trovata nel cantiere della palestra e rimossa anche una siringa. Da qualche tempo alcune persone senza fissa dimora hanno scelto la zona degli Archi dove passare la notte vista la carenza di posti nel sistema di accoglienza. Si tratta, nello specifico, di soggetti stranieri prettamente di nazionalità somala che vivono da tempo fuori da qualsiasi struttura, in condizioni drammatiche viste anche le basse temperature di questo periodo. Somali erano i tre uomini che stazionavano al Social Lab ieri mattina, tutti regolari sul suolo italiano e quindi soltanto allontanati.
I bivacchi interessati dall’operazione della polizia locale, sollecitata da alcuni zelanti di passaggio che hanno notato quelle persone dormire praticamente in strada, si trovavano al Social Lab, nella parte esterna dove c’è una sorta di passaggio pedonale che conduce a via Mamiani, di fianco al cantiere dove si sta realizzando il resto dell’appalto di Borgo Pio che faceva parte del Bando Periferie. I senza fissa dimora in passato hanno occupato anche la scalinata esterna del parcheggio degli Archi, proprio di fronte al Social Lab, nei punti dove si trovano le uscite di sicurezza dell’area di sosta.
Il problema principale, tuttavia, non sono i bivacchi quanto i motivi dietro la mancata attivazione del Social Lab. L’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Silvetti, a novembre ha inaugurato la struttura, suscitando polemiche tra i residenti e le associazioni attive nel quartiere per non essere stati invitati. I mesi passano e gli ambienti rinnovati restano chiusi a chiave e tristemente vuoti. Pare che dietro a questo ritardo ci possano essere problemi di collaudo della struttura, con un dialogo fitto e per ora infruttuoso tra Erap e Comune di Ancona. Una situazione che sta provocando parecchi disagi alle associazioni che lì dentro dovrebbero avere la loro sede e che nel frattempo sono state delocalizzate altrove. Ancora incerti invece i tempi di realizzazione dell’altro plesso collegato al Social Lab.