"Io, vittima dei bulli: hanno usato un profilo fake"

Una ragazzina si è alzata in piedi a scuola per raccontare la sua esperienza durante l’incontro con l’analista Russo per il progetto "Ragazzi in rete"

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di Silvia Santini

È partita da Osimo la Settimana dell’educazione civica. "Insegnante" Luca Russo, analista forense, impegnato da oltre dieci anni nella lotta dei crimini informatici, pedofilia e cyberbullismo, che porta nelle scuole il suo progetto, "Ragazzi in rete", organizzazione vicina ai ragazzi e a tutte le vittime di reati informatici, con l’inizio dell’anno attraverso lezioni in presenza dopo tanto tempo. Mai come in questo momento, dopo i fatti di bullismo in centro a Osimo, a Castelfidardo e ad Ancona, e di distruzione dell’arredo urbano da parte di baby gang, l’ultima ai danni del defibrillatore di via Cinque torri, c’è bisogno di educare. "Finalmente ho svolto in presenza gli incontri tanto attesi dai ragazzi. Che soddisfazione e quanta attenzione quando si parla di legalità, bullismo e cyberbullismo con la nostra più grande risorsa, i ragazzi. Grazie all’istituto Corridoni Campana, ai professori, alla professoressa Olimpia Grana e alla dirigente Milena Brandoni – afferma Russo –. Durante le lezioni svolte è capitato nel recente passato che una ragazzina si alzasse in piedi per raccontare la sua esperienza da bullizzata, il bullo aveva creato un suo profilo fake. Aveva detto "mi fa stare male". Il bullo in seguito si è scusato. È stata davvero un’esperienza formativa. Molti ragazzi sono tenuti sotto scacco da altri giovani, persone queste ultime che spesso vivono in un contesto familiare difficile". Prossimi appuntamenti di nuovo al Corridoni e probabilmente all’alberghiero "Einstein-Nebbia" di Loreto. Federica Gatto, assessore alla polizia, sul tema dell’educazione alla legalità aggiunge: "C’è anche un importante contributo portato avanti dal Ministero dell’interno per la realizzazione del progetto "Scuole sicure" condotto dalla polizia locale. La Municipale osimana infatti ha tenuto una serie di incontri con gli studenti finalizzati alla prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti ed alcol, attività che sarà riproposta anche durante quest’anno scolastico, lezioni molto apprezzate sia dai ragazzi che dai docenti, considerando anche il particolare contesto storico che purtroppo ha visto molti episodi di devianza giovanile diffusi in ogni città, dalla metropoli alle realtà più piccole, inevitabilmente legati alla crisi pandemica che ha visto i più giovani privati, per un lunghissimo periodo di tempo, della loro quotidianità e della possibilità di aggregazione con i propri coetanei, spingendoli a comportamenti di vandalismo e spregio delle regole. Appuntamenti come questi saranno ripetuti a maggio. Per questo è necessario il supporto di tutte le istituzioni e delle agenzie educative ma sono altrettanto necessari la presenza e il supporto della famiglia".