La nuova Giunta è praticamente fatta La cultura resta il nodo da sciogliere

Le quote rosa composte da Manuela Caucci, Orlanda Latini e Antonella Andreoli. Da scegliere la quarta. Nell’esecutivo Eliantonio, Zinni, Berardinelli, Battino, Tombolini. Entro 48 ore l’ufficializzazione.

La nuova Giunta è praticamente fatta  La cultura resta il nodo da sciogliere

La nuova Giunta è praticamente fatta La cultura resta il nodo da sciogliere

Tra oggi e domani potrebbe essere svelata la squadra di governo, o quanto meno un pezzo consistente, che andrà ad affiancare il nuovo sindaco, Daniele Silvetti. Ieri sera un ulteriore incontro, forse decisivo, con alcuni dei partiti e delle liste che lo hanno sostenuto per arrivare a una quadratura del cerchio. È vero, Silvetti ha tempo fino alla prima seduta del nuovo consiglio comunale per rendere nota la squadra, tuttavia ci sono delle scadenze importanti. A partire dalla stesura del documento programmatico, il cosiddetto ‘libro dei sogni’ che il nuovo sindaco dovrà essere in grado di trasformare in realtà. Per stilare quel documento avrà bisogno anche dei suoi assessori, alcuni dei quali magari già esperti e in grado di indicare la via. Pensiamo ad esempio a Stefano Tombolini, dieci anni in consiglio comunale, sfidante di Valeria Mancinelli nel 2018, esperto nel settore dei lavori pubblici, uno dei settori chiave di un’amministrazione comunale. Tombolini, fondatore della lista 60100 cinque anni fa, non si è candidato al consiglio, è un tecnico e un politico al tempo stesso. Alla fine potrebbe essere l’unico ‘ibrido’ stando alle ferventi discussioni che sono in corso all’interno della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni. Tutto ruota attorno alla scelta dell’assessore alla cultura che potrebbe essere una donna, ma il condizionale è d’obbligo. Silvetti sta cercando di chiudere il cerchio su una figura decisiva, ma è difficile decifrare quali siano le sue intenzioni. In città circolano una serie di spifferi, ognuno dei quali corrisponde a un nome, da Paola Giorgi a Fabrizio Del Gobbo, fino a Valentina Conti, ma nessuno sembra avvicinare l’identikit del futuro assessore alla cultura. Resta il nodo delle ‘quote rosa’ a vincolare le scelte. Al momento l’unico nome davvero sicuro di far parte della futura giunta di Ancona è quello di Manuela Caucci. Le altre: Orlanda Latini per Fdi, Antonella Andreoli per la Lega. Resta il rebus cultura dove si stanno vagliando alcuni nomi. In corsa per un assessorato restano i papabili di Lega appunto, Civitas per Salvi e Rinasci Ancona. Se la destra è alla ricerca della quadratura del cerchio, c’è chi sta sicuramente peggio, ossia il Pd e la maggioranza uscente. Entro questa settimana verrà calendarizzata l’assemblea comunale del Pd per decidere sul futuro della segreteria di Simone Pelosi. Circoli e assemblea saranno determinanti per scegliere la continuità locale o meno del partito. Ieri sera in programma anche una riunione della segreteria regionale che dovrà dettare la linea futura del partito ad Ancona e nelle Marche.