MARINA VERDENELLI
Cronaca

La protesta dei residenti. Parcheggi già riservati o occupati da cantieri: "In centro è un incubo"

Tante le zone dedicate a tribunali, enti pubblici, Igenio o aree attrezzate "Noi abitanti siamo penalizzati rispetto a chi viene solo di passaggio".

Tante le zone dedicate a tribunali, enti pubblici, Igenio o aree attrezzate "Noi abitanti siamo penalizzati rispetto a chi viene solo di passaggio".

Tante le zone dedicate a tribunali, enti pubblici, Igenio o aree attrezzate "Noi abitanti siamo penalizzati rispetto a chi viene solo di passaggio".

Problema parcheggio per chi abita nel centro storico, c’era una volta e c’è ancora. E’ passato quasi un anno da quando il Carlino, chiamato dai residenti, aveva fatto un sopralluogo nel triangolo nero della sosta, tra piazza del Papa, via Matteotti e via Fanti per arrivare sul lungomare Vanvitelli, interessando anche tutte le traverse attigue da via Carducci a via Zappata e fino a via Catena dove un privato ha vinto una causa e nessuno può più sostare. Il miraggio di trovare un parcheggio vicino casa continua, anzi è peggiorato. "Con nostra sorpresa – spiega Mauro Caraffa, residente nel colle Guasco e gioielliere di corso Mazzini – abbiamo visto che ci sono stalli nuovi ora riservati anche al Tar e perfino al casottino dei rifiuti di Igenio. Sabato scorso ho fatto sei giri per trovare un posto poi mi hanno fatto la multa alla 20.30, ho dovuto mettere l’automobile al porto, vicino all’ex fiera. Non se ne può più, noi abitanti siamo penalizzati rispetto a chi in centro viene solo per lavorare, non lo ritengo giusto perché non veniamo tutelati?".

A febbraio dello scorso anno la situazione fotografata dal Carlino era di circa una cinquantina di posti auto in meno tra cantieri pubblici e privati che avevano tolto spazi sulle strisce blu, quelle utilizzate anche dai residenti dietro un apposito permesso che si paga annualmente per la sosta, e aree riservate al personale dei tribunali. "Quella cifra l’abbiamo largamente superata – spiega Caraffa – sono stati tolti altri posti vicino alla chiesetta di Santa Maria (in largo Dogana, sul lungomare Vanvitelli, ndr) per metterci le automobili del Tar, hanno messo un nuovo divieto di sosta, sta diventando una barzelletta. Non sappiamo più dove mettere i nostri veicoli. Lunedì ho lasciato la mia vettura sulle strisce della fermata del bus, ho un parente in ospedale e devo muovermi spesso e prendere l’auto per forza. In alternativa sono costretto a fare un quarto d’ora di strada a piedi per andare a prendere la mia auto. Ma come siamo messi?".

In largo Dogana cinque posti residenti sono diventati ad utilizzo esclusivo del Tar e c’è tanto di cartello. Altri cinque posti li ha presi Igenio. Anche su via Fanti, all’incrocio con via Bernabei sono stati tolti tre posti auto per un cantiere che necessita di una sosta riservata almeno fino al 31 marzo prossimo. In via Zappata persistono i parcheggi riservati al nucleo di traduzione di polizia penitenziaria, mezzi che trasportano detenuti in tribunale, poi c’è una fila di parcheggi riservati all’amministrazione comunale. "Non si capisce perché debbano parcheggiare lì – osserva Caraffa – questi sono posti riservati h24, siamo certi che vengono usati solo per lavoro?".

In via Matteotti, poco prima dell’arco di Carola, un altro divieto di sosta che toglie due posti auto per un cantiere privato in una palazzina in ristrutturazione. Poco più avanti altri due posti in meno con un altro divieto di sosta temporaneo che non indica nemmeno la durata e con autorizzazione rilasciata il 1 ottobre del 2024 con il timbro di Ancona Entrate: autorizza l’occupazione di aree pubbliche in piazza del Plebiscito per attività edilizia.