La storia dell’Arco di Traiano: si scoprono i "segreti" della città

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L’Arco di Traiano, con i suoi 1900 anni di storia, è uno dei simboli di Ancona. Il presidente del Rotary Club Ancona Conero Paolo Pauri all’inizio del suo mandato intendeva legarlo alla storia del Club, promuovendo dei lavori di restauro conservativo nell’anno del cinquantennale.

Purtroppo la pandemia ha costretto a rinviare l’intervento. La storia dell’arco è stata celebrata in un libro, la cui redazione è stata magistralmente coordinata dal vicepresidente Luigi Scoponi, che ripercorre le fasi salienti della vita del monumento e del Rotary Club Ancona Conero. La presentazione del volume è avvenuta online giovedì con le relazioni di Gianfranco Paci, professore emerito di Epigrafia Romana dell’Università di Macerata, Giorgio Domenici, architetto e docente alla facoltà d’Ingegneria dell’Univpm, e Mauro Bignami, giornalista di fama internazionale.

"L’idea riportata nei più importanti studi su Ancona del ‘900 – ha detto Paci – che la città abbia avuto due porti, uno greco, dove sono oggi i cantieri navali, e uno romano, costruito nel bacino attuale, deriva in realtà da un’interpretazione errata dell’epigrafe sull’Arco di Traiano. Gli scavi sul lungomare Vanvitelli hanno portato alla luce strutture murarie pertinenti a magazzini e arsenali del porto antico; soprattutto essi hanno consentito di recuperare reperti archeologici pertinenti a contenitori per il trasporto merci, che si datano dalla fine del IV secolo a.C. fino all’alto Medioevo. Tutto questo dimostra come a partire da almeno 400 anni prima di Traiano le operazioni di carico e scarico delle merci avvenissero nel tratto di bacino interno dove poi fu innalzato l’arco".

Domenici ha descritto la storia dell’arco, dal 115 d.C. alla puntuale descrizione del degrado materico e dello stato fessurativo in cui l’arco si trova oggi, richiamando l’attenzione sulla necessità di porre rimedio al più presto alle varie patologie, per preservarne l’unitarietà architettonica. Bignami ha infine ripercorso le origini del Rotary International sin dal 1905 ad opera di quattro amici di Chicago. Il Rotary nasce per diffondere l’ideale del servire, inteso come propulsore di ogni attività. E il Club dorico, come ha detto il sindaco Valeria Mancinelli, lo fa da cinquant’anni e costituisce motivo di orgoglio per tutta la comunità anconetana.