L’aggressore del barman aveva già ricevuto il Daspo

Fu fermato durante una zuffa a dicembre. Sabato ha frantumato una bottiglia in testa ad Alessandro Cirri: non è stato ancora denunciato

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di Alberto Bignami

Il giovane che nella serata del 25 aprile era entrato nel locale di corso Mazzini, l’Opera Drink Food&Social, per poi ferire al collo il titolare Alessandro Cirri utilizzando una bottiglia di vetro rotta e spaccandogliela quindi in testa, non è nuovo a episodi violenti legati all’alcol. Il ragazzo, che si era accanito contro il barman in quanto giustamente non voleva servirgli da bere dato che era già abbondantemente ubriaco, sempre sotto l’effetto di alcolici fu infatti tra i protagonisti di una violenta rissa che si scatenò in un sabato notte dello scorso dicembre davanti ad un bar di via Piave. La scazzottata, nella quale rimasero coinvolte una decina di persone e che terminò solo grazie all’arrivo delle Volanti, vide poi la denuncia di tre persone (per i reati di rissa e ubriachezza molesta ndr) che ricevettero anche il Daspo Urbano da parte del questore Cesare Capocasa, su istanza della Divisione Anticrimine diretta da Marina Pepe. A finire nei guai furono due italiani e un peruviano poiché il resto del gruppo riuscì a dileguarsi facendo perdere le proprie tracce. Tra i fermati, c’era anche colui che, nella serata di lunedì, ha ferito il barman Alessandro Cirri procurandogli due lesioni curate poi dal personale medico del pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette che gli ha applicato in tutto ben 8 punti di sutura: 4 al collo e altrettanti al capo.

Non ancora denunciato per quest’ultimo episodio, a portare avanti le indagini sono i carabinieri ma intanto la questura sarebbe già pronta per integrare almeno, e ulteriormente, il precedente provvedimento preso dal questore. Il giovane aggressore era entrato nel locale di corso Mazzini in compagnia di un amico e con una bottiglia di birra acquistata in qualche negozio. Il barman, vedendolo già alterato dall’alcol, nonostante le continue richieste di essere servito si era opposto e il suo diniego non aveva fatto altro che innescare la follia del giovane. Episodi violenti legati all’abuso di alcolici purtroppo proseguono nonostante l’ordinanza sindacale che ne vieta il consumo, in determinati orari del giorno, lungo le vie cittadine. Non è quindi escluso che, nel prossimo tavolo sulla sicurezza che verrà indetto, possa essere anche lo stesso prefetto a chiedere una ulteriore stretta su determinati comportamenti come sono appunto quelli, ormai diventati quasi consuetudine, di girare con bottiglie di alcolici in mano in qualsiasi momento della giornata.