REDAZIONE ANCONA

L’Ancona di Gadda riparte dal diesse Tamai. Oggi la fumata bianca. Due milioni sul piatto

L’incontro romano tra Marconi, Lotito e Stirpe in programma nelle prossime ore. Si punta su capitan Gatto, D’Eramo alla Samb

L’Ancona di Gadda riparte dal diesse Tamai. Oggi la fumata bianca. Due milioni sul piatto

Si deciderà con molta probabilità oggi il futuro dell’Ancona: alla fine, l’incontro a Roma tra Stefano Marconi e i due finanziatori Claudio Lotito e Benito Stirpe ieri non si è svolto. Le uniche cose certe, al momento, riguardano la cifra che verrà stanziata dalla società (due milioni di euro, che verranno suddivisi tra mercato e settore giovanile) e quella relativa al direttore sportivo: mancano soltanto i crismi dell’ufficialità, ma ormai non sembrano più esserci dubbi sul fatto che la carica verrà ricoperta da Pietro Tamai, che ha già avuto dei colloqui con la proprietà in merito alle strategie di mercato. La fumata bianca potrebbe arrivare già oggi: dal canto suo, Tamai si è fin da subito mostrato entusiasta. La figura del ds rappresenta un primo tassello fondamentale per poter cominciare ad operare sul mercato e a regalare a mister Massimo Gadda una squadra in grado di condurre un campionato di vertice: non sarà facile, anche perché le altre formazioni del girone si stanno già muovendo da settimane, ma intanto è importante gettare le basi per la squadra che verrà. E qui si apre il capitolo relativo al calciomercato: prima di cominciare ad operare in entrata (una mano potrebbe arrivare da alcuni giovani promettenti dei vivavi di Lazio e Frosinone) la proprietà vuole capire da Emanuele Gatto, capitano della vecchia Us Ancona, se da parte sua c’è la volontà di sposare il progetto anche con la nuova società tra i dilettanti. Non sarà semplice, ma è sull’ex centrocampista del Sudtirol che la dirigenza punta a costruire la squadra del futuro. Chi invece non farà parte della SSC Ancona è Michael D’Eramo: il centrocampista proprio ieri ha infatti firmato con la Sambenedettese, segno di come la società di patron Massi stia investendo in maniera considerevole per tentare il salto di categoria vanamente inseguito nella scorsa stagione. Finisce quindi dopo tre anni l’avventura del classe ‘99 di Atessa, che saluta la Dorica con un bottino di tre gol in quarantanove partite: con molti rimpianti per un talento mostrato solamente a sprazzi, complici soprattutto i numerosi guai fisici in cui è incappato. Un evento che è stato comprensibilmente accolto con rammarico dalla tifoseria biancorossa, che si sarebbe aspettata un po’ più di riconoscenza da un giocatore che, nonostante i gravi infortuni che lo hanno tenuto parecchio lontano parecchio dai campi da gioco, ha sempre ricevuto vicinanza e attestati di stima da tutta la piazza anconetana. Ma ora non è più tempo rimpiangere ciò che poteva essere e che non è stato: c’è da costruire in fretta l’Ancona che verrà. Gianmarco Minossi