REDAZIONE ANCONA

L’assessore Caucci: "Assistenza ai disabili, il servizio è garantito. Solo problemi iniziali"

Intervista dopo le polemiche politiche e le proteste di alcune famiglie "Siamo stati un po’ in affanno per il cambiamento imposto dalla nuova legge".

Intervista dopo le polemiche politiche e le proteste di alcune famiglie "Siamo stati un po’ in affanno per il cambiamento imposto dalla nuova legge".

Intervista dopo le polemiche politiche e le proteste di alcune famiglie "Siamo stati un po’ in affanno per il cambiamento imposto dalla nuova legge".

Manuela Caucci, assessore comunale ai Servizi sociali: al netto delle polemiche, qual è la situazione odierna dell’educativa domiciliare?

"Nessuno di coloro che ha effettuato, in tempi diversi, la richiesta del servizio, al momento è sfornito delle ore di assistenza domiciliare. Il problema è stato solo ed esclusivamente un differimento nell’avvio dell’intervento stesso per poche famiglie, riconducibile alle procedure di valutazione del bisogno assistenziale. È fuori solo chi non ha richiesto il servizio o chi usufruisce di altri progetti".

Quindi non si è verificato alcun problema secondo lei? "No, siamo stati un po’ in affanno a causa del cambiamento imposto dalla nuova legge regionale sociosanitaria varata a maggio che ha introdotto il Pai (Piano assistenziale individualizzato, ndr), obbligatorio per tutti i soggetti con disabilità gravi o gravissime. Ho riconosciuto alcuni limiti che il prossimo anno non si riverificheranno".

Cos’è cambiato per le iscrizioni delle famiglie dallo scorso anno?

"Nella programmazione degli interventi socio-educativi è necessario un adeguamento continuo e ricorrente degli strumenti di valutazione delle singole situazioni correlate alla singola persona. Vorrei precisare un aspetto importante...".

Dica pure.

"L’attivazione del servizio viene richiesta dalle famiglie a riguardo anche dell’eventuale contemporanea presenza di altri e diversi interventi e progetti, di cui i giovani con disabilità usufruiscono nel corso dell’anno, ad esempio Home care Premium e/o altri fondi erogati dallo Stato tramite la Regione per la disabilità gravissima".

Il settore disabilità del suo assessorato riesce a far fronte a tutte le richieste?

"Le assistenti sociali non basterebbero mai, anche perché il numero dei giovani con disabilità intellettive e dello spettro autistico aumentano anno dopo anno. Da 60 sono passate oggi a 79. Al momento di insediarmi mi sono trovata con la graduatoria per assumere le assistenti sociali esaurita e il concorso è operativo proprio oggi per riempirla e non doverci rivolgere alle mobilità. Certo, resta il problema delle risorse che non bastano mai".

I rapporti sindacali sono tesi? "Tutt’altro, almeno sul fronte dell’educativa domiciliare. Alcune settimane fa hanno protestato davanti al Comune. Il problema principale era legato ai pasti e alla mensa, ma in quel caso noi non dovremmo entrare nella diatriba tra loro e la cooperativa dell’appalto".

Aveva promesso più risorse anche per il settore delle disabilità più lievi, a che punto siamo?

"Stiamo per fare una modifica del regolamento comunale e soprattutto l’anno scorso è stata avviata una sperimentazione in una scuola dei quartieri nuovi che quest’anno abbiamo allargato a altre scuole della città. Se funziona bene mettiamo il progetto a sistema".

Pierfrancesco Curzi