L’avvocato Gabriele Galeazzi può esercitare È stata revocata la sospensione di cinque mesi

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L’avvocato Gabriele Galeazzi può tornare ad esercitare. Lo ha deciso ieri il Consiglio Nazionale Forense annullando la sospensione che lo stesso organo aveva preso il primo marzo scorso, quindi appena due mesi fa, dopo l’inchiesta sui finti vaccini che ha portato il legale a essere indagato per corruzione, falso e peculato. Secondo la Procura, che è alle battute finali della maxi indagine esplosa a gennaio, lui sarebbe uno degli intermediari dell’infermiere Emanuele Luchetti, il sanitario che avrebbe buttato via le dosi all’hub Paolinelli della Baraccola invece di inocularle ai cittadini che volutamente si rivolgevano a lui per aggirare la procedura vaccinale contro il Covid-19.

La vicenda ha fatto emergere un presunto giro di denaro che Luchetti e altri avrebbero intascato per portare alla Baraccola persone bisognose di avere il green pass ma non intenzionate a vaccinarsi. Per ogni finta dose c’è chi avrebbe pagato fino a 300 euro contesta la Procura. Sulla revoca della sospensione il Consiglio Nazionale Forense si è espresso sul ricorso proposto con una istanza dell’avvocato Riccardo Leonardi che difende l’indagato Galeazzi. A marzo l’organo disciplinare aveva emesso il provvedimento che impediva a Galeazzi di esercitare la professione di avvocato, per la durata di cinque mesi. L’inchiesta sui vaccini bluff aveva portato agli arresti domiciliari l’avvocato indagato e proprio l’applicazione della misura cautelare aveva fatto finire il suo caso davanti al Consiglio Distrettuale di disciplina dell’ordine degli avvocati di Ancona che nella riunione del primo marzo aveva emesso la sanzione disciplinare quella appunto della sospensione per cinque mesi. Dopo tre mesi di domiciliari Galeazzi aveva ottenuto prima l’obbligo di firma, con istanza fatta al gip che, venute meno le esigenze che portarono il giudice a richiedere la misura cautelare gli erano state modificate così fino alla revoca arrivata a fine aprile. L’avvocato attualmente infatti è libero. Proprio questo fattore ha portato il consiglio ad annullare la sospensione ma la sua posizione agli organi di disciplina è ancora pendente e dipenderà dagli esiti finali dell’indagine e dell’eventuale processo.

ma. ver.