Le scuole ricordano i 30 anni della strage

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"A voi studenti dico che il vostro atteggiamento verso chi vi dà educazione ogni giorno, insegnanti e genitori deve corrispondere a un principio di legalità. Ricordate che le regole non sono contro la libertà ma per la libertà". Queste le parole del Prefetto di Ancona Darco Pellos, intervenuto ieri alla Mole Vanvitelliana all’evento "Capaci di vedere" organizzato dall’IIS Savoia Benincasa e patrocinato dal Comune, nel trentennale dalla scomparsa dei giudici Falcone e Borsellino. L’assessore alla Cultura Paolo Marasca ha voluto ricordare la figura di Letizia Battaglia (di cui la Mole ha ospitato una mostra fotografica), che era molto legata al giudice Falcone. Toccante la testimonianza di Augusto Di Meo, che assistette all’assassinio di don Giuseppe Diana nel 1994 a Casal di Principe (Caserta), per mano del camorrista Giuseppe Quadrano. "In quel periodo in paese c’erano morti tutti i giorni – ha ricordato – e Don Peppe ci diceva che dovevamo scegliere da che parte stare".

Grande l’interesse da parte dei ragazzi delle quarte e delle quinte che al termine degli interventi hanno rivolto tante domande ai relatori. In sala anche Luigi Ferraiuolo, giornalista e autore del libro "Don Peppe Diana e la caduta di Gomorra", il Sostituto Procuratore Paolo Gubinelli, Cinzia Caimmi del Presidio di Libera e la dirigente del Savoia Benincasa Alessandra Bertini. Iniziative ieri anche da parte degli studenti dei licei Galilei e Rinaldini (dove è stato ospite il pm Dicuonzo). Grande la partecipazione davanti alla primaria di piazza Salvo D’Acquisto che porta proprio il nome di Falcone.