di Pierfrancesco Curzi
Sindaco Silvetti, prima di tutto, è contento di come stanno andando le cose per la Fiera di San Ciriaco?
"Direi di sì, la gente, gli anconetani e i visitatori da fuori stanno dando un’ottima risposta mi pare. Nei prossimi giorni tireremo le somme, ma intanto l’esito sembra positivo".
Un successo sul solco della tradizione, sarà così anche in futuro, a partire dall’edizione 2025 della fiera?
"La volontà è quella di cambiare alcune cose, di mettere in pratica il senso di una mia visione particolare, da anconetano, legato appunto alle tradizioni...". E dunque?
"Quando parlo di tradizioni non vorrei che ci si limitasse esclusivamente alle bancarelle che, tuttavia, lo voglio ribadire, sono e resteranno sempre il fulcro dell’evento. Detto questo per me la tradizione di Ancona non può prescindere da altri aspetti".
Tipo?
"Valorizzare altri quartieri, il mare, avere sempre chiaro davanti come punto di riferimento il duomo, appunto la cattedrale del nostro patrono".
Dunque sta pensando di spostare la kermesse rispetto al viale della Vittoria?
"Da solo non prendo alcuna decisione, ci sarà tempo per analizzare i vari aspetti da qui al prossimo anno assieme al resto della giunta e ai tecnici. Detto questo sì, mi piacerebbe riportare la fiera agli Archi, sul lungomare di via XXIX Settembre e al Mandracchio. Ecco, vedo una fiera che entri sempre più in connubio con il porto trascinando l’intera città".
Gli spazi non mancherebbero, anche se serviranno accordi con l’Autorità portuale per la parte dello scalo, è d’accordo?
"Questo a prescindere, ma tenga conto che, a proposito di spazi, tra un anno è molto probabile che la facciata di quella che era la Fiera della Pesca verrà demolita e forse anche il cantiere per il nuovo mercato ittico sarà concluso. Secondo me potrebbe essere la soluzione giusta, ma ripeto vedremo in corso d’opera".
Il cambio dell’ubicazione resterà fine a se stesso o si aspetta altre modifiche?
"Cambiare l’area è già di per sé importante, ma io vorrei favorire il cambiamento anche del senso della rassegna, ripeto, senza depauperare la formula del mercato ambulante che rappresenta prima di tutto il resto la tradizione. Qualcosa lo abbiamo già assaggiato quest’anno, aumentando i giorni della fiera e allargando l’orizzonte degli eventi collaterali. Altro punto fondamentale, allungare la fiera con iniziative collegate e poi mi lasci dire una cosa per me centrale...".
Prego, dica pure...
"Sogno una nuova versione della fiera, più smart, più giovane, aperta all’innovazione".
Con l’edizione 2024 scade anche il contratto di gestione della fiera con Blu Nautilus. Si tira una riga chiudendo col passato o no?
"La prima cosa da evitare sono i salti nel vuoto. Con Blu Nautilus abbiamo lavorato bene per organizzare questa edizione e ci siamo trovati altrettanto bene per la rassegna Ancona Comics, anzi colgo l’occasione per ringraziarli del lavoro. Con questo dico che non c’è nulla di definito".
Si parlava di una gestione da parte di Ancona Servizi, la nuova multiutility, ci pensate?
"Ancona Servizi la stiamo caricando di tante responsabilità, diventerà sempre più strategica. Vedremo il da farsi".